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Pubblicato su Politica Domani Num 10 - Gennaio 2002
Calcio
NON SOLO BUSINESS
Lo sport come strumento di educazione e fratellanza Daniele Proietto Il calcio, quando non è solo
"business", riesce a ritrovare quegli spunti di gioia e fratellanza
che ne hanno sancito il suo grande successo subito dopo la sua nascita,
lo testimonia l'Africa dove questo sport è diventato ormai uno
dei pochi strumenti disponibili per permettere ai ragazzi di stare insieme
e per educarli alla convivenza.
Secondo il missionario Padre Piero Gheddo "In Africa i missionari
hanno esportato gli oratori e usano lo sport per aggregare giovani che
non hanno più un punto di riferimento
Lo sport, dopo la
scuola ed il lavoro, è uno dei principali luoghi educativi e
formativi
In Burundi, durante le lotte tribali nel 1994 i missionari
saveriani riuscivano a far giocare insieme giovani e ragazze hutu e
tutsi". Un altro missionario che opera in Mozambico, Padre Prosperino
da Gallipoli, afferma: "Durante la guerra (durata 16 anni e terminata
nel 1992) lo sport era uno dei pochi spazi ancora liberi, dove si poteva
costruire l'uomo e la fraternità tra popolazioni diverse".
Il calcio serve a generare nelle popolazioni africane una certa dose
di patriottismo: le squadre africane partecipanti ai mondiali creano
nei loro paesi unità e identità popolare, e i giocatori
diventano motivo di orgoglio per la propria gente. Il potere di questo
sport non si limita ad unire in un unico spirito gli abitanti di una
nazione, riesce anche a infondere solidarietà e a solidificare
i rapporti fra quelli di nazioni diverse: attualmente nelle nazionali
tunisina e marocchina giocano arabi e neri; nel Camerun e nella Nigeria
corrono fianco a fianco giocatori di etnie e religioni diverse, cristiani
e musulmani; la squadra del Sud Africa è composta di bianchi
e neri.
Forse con l'avvento del businnes nel mondo del calcio, di giocatori
pagati a suon di miliardi e di sponsor potentissimi, avevamo quasi dimenticato
i veri motivi per i quali, anni fa, ci innamorammo di questo sport,
l'Africa ce lo fa ricordare.

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