Pubblicato su politicadomani Num 103/104 - Giugno/Luglio 2010


Regione Campania
PIU’ Europa - Linee Guida dei Programmi Integrati Urbani
Una città antica e ricca di ricordi e di tracce del suo passato ha il dovere di conservare la sua cultura e le testimonianze del suo passato per non smarrire con la sua identità anche la possibilità di progettare il futuro

Documento ufficiale della regione campania

PREMESSA
Gli orientamenti strategici comunitari 2007-2013 dedicano particolare attenzione alle esigenze specifiche di alcuni territori, come le zone urbane. Essi incoraggiano un "approccio integrato" della politica di coesione che deve non soltanto favorire la crescita e l'occupazione, ma anche perseguire obiettivi sociali e ambientali.
Tale obiettivo deve essere conseguito con l'elaborazione e l'attuazione di specifiche strategie innovative di rivitalizzazione socioeconomica sostenibile, che promuovano mutamenti visibili d'avanguardia nelle zone urbane.
Ciò in sintonia con la legge urbanistica regionale, la n.16 del 2004, e con gli atti successivi, in applicazione della stessa da quelli di adozione della Pianificazione Territoriale Regionale (PTR) alle delibere di Giunta regionale.
Si auspicano, dunque, programmi integrati urbani innovativi e sostenibili che impostino in modo creativo la gestione urbana e le trasformazioni sostenibili.
La Regione Campania ha redatto i propri PO FESR e PO FSE in coerenza con tali orientamenti e ha posto quale prioritaria dimensione territoriale di intervento le città medie, proponendo, per quelle con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, una strategia di sviluppo strettamente connessa a programmi integrati di riqualificazione e sviluppo urbano.
Sarà, inoltre, riconosciuto e sostenuto il ruolo preminente che le città capoluogo svolgono per il territorio regionale in termini di concentrazione di servizi, funzioni e responsabilità superiori.
Nell'ottica di un approccio territoriale integrato, attraverso la promozione del partenariato istituzionale e socio-economico e il rafforzamento della governance inerente le politiche di sviluppo urbano, la Regione Campania ha previsto nel PO FESR 2007-13 l'Asse VI "Sviluppo urbano e qualità della vita" che verrà attuato in coerenza con lo strumento "P.I.U.' EUROPA" di seguito illustrato.

FINALITA' E PRINCIPI GENERALI
Al fine di rafforzare l'attrattività e la competitività delle città medie campane si elaborano e si mettono in atto Programmi Integrati Urbani (P.I.U.' EUROPA) che perseguono la rivitalizzazione socioeconomica sostenibile e la qualità urbana, energetica ed ambientale degli ambiti di intervento, rendendo massimo l'impatto, la riconoscibilità e la visibilità dell'iniziativa.
I principi guida dei programmi sono:
- la sostenibilità delle scelte, ottenuta mediante la partecipazione dei cittadini e della società civile in modo da accrescere la legittimità e l'efficacia delle azioni, attraverso l'attivazione di forum condotti con riferimento alla metodologia di agenda 21 locale;
- il perseguimento di una alta qualità di vita, applicando i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di eco-compatibilità;
- il rafforzamento del partenariato tra i soggetti pubblici e tra pubblico e privato;
- ottimizzazione della spesa sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Inoltre, si riconoscono almeno quattro punti fondamentali da prendere in considerazione per rafforzare l'attrattività delle città:
1. i trasporti mediante accessibilità e mobilità;
2. l'implementazione e l'accesso ai servizi e alle attrezzature;
3. l'ambiente naturale e fisico;
4. la cultura e qualità della vita dei cittadini.

AMBITO DI APPLICAZIONE
Un programma che si pone come obiettivo quello di modificare sensibilmente le condizioni di vivibilità della città, migliorandone l'attrattività, al fine di candidarle come nodi della rete per la competività del sistema regionale, si può concentrare sulle porzioni urbane a maggior rischio (le snaturate periferie delle grandi aree urbane, le aree urbane sottoutilizzate o non utilizzate, i centri storici soggetti a degrado fisico, economico e sociale, le aree naturali in ambito urbano, i "waterfront"), in coerenza sia con i Piani Strategici laddove esistenti, che con l'impostazione del PO FESR e ritenuti urgenti dalle autorità cittadine.
Il Programma, volto alla risoluzione di una specifica problematica, verrà concentrato in un ambito territoriale chiaramente definito e individuato dalla città delegata, caratterizzato da almeno 3 delle seguenti problematiche:
* elevato consumo di suolo e scarsa presenza di aree a verde destinate ai cittadini;
* diffuso degrado delle costruzioni e dell'ambiente urbano, frammentazione del tessuto insediativo parcellizzazione e degrado delle aree di pregio naturalistico;
* carenze di servizi ed infrastrutture destinate alla collettività, con particolare riguardo a quelli per l'infanzia;
* situazioni di scarsa coesione sociale e di marcato disagio abitativo;
* rischio di depauperamento delle funzione urbane tipiche e di perdita delle connotazioni identitarie dei centri storici, nonché difficoltà di sviluppo di funzioni urbane avanzate (terziarie, quaternarie), legate all'ambito della ricerca e dell'innovazione e alla presenza di gruppi culturali, quali studenti universitari;
* presenza di aree urbane degradate, abbandonate, e/o dimesse, nonché di aree non utilizzate o sottoutilizzate, suscettibili di riuso e/o rinnovamento;
* scarsa vitalità economica;
* alto livello di disoccupazione di lunga durata, con riguardo soprattutto alla componente giovanile e femminile;
* basso livello di istruzione, carenze significative di specializzazione e di abbandono scolastico;
* presenza consistente di immigrati;
* esigenza specifica di riconversione e bonifica ambientale a seguito di problemi socio-economici locali;
* elevata criminalità.
Gli interventi del programma saranno condotti su precise unità di riferimento che potranno essere la municipalità, il quartiere, o anche unità urbane altrimenti individuate, ottenute aggregando singole sezioni censuarie in modo da permettere precise perimetrazioni, ove richieste dalla natura degli interventi medesimi, e assicurare la disponibilità, l'affidabilità e l'uniformità degli indicatori micro-territoriali per realizzare l'analisi socioeconomica e territoriale necessaria.
Nel caso di Comuni che hanno il proprio territorio, o porzione di esso, ricadenti in uno dei SITI patrimonio UNESCO, l'intervento potrà prioritariamente riqualificare quella porzione di territorio su cui insiste il sito UNESCO e le azioni proposte saranno coerenti con il piano di gestione del Sito.

 

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