Pubblicato su Politica Domani Num 11 - Febbraio 2002

New York
DENTRO IL WORLD ECONOMIC FORUM
Timidamente a piccoli passi

 

TERRA SANTA
Fonti palestinesi riferiscono che il 30 gennaio Sharon si è incontrato con Abu Ala (Presidente del Parlamento palestinese), Abu Mazen e Mohammad Rasheed. È la prima volta che Sharon si siede ad un tavolo con rappresentanti palestinesi dal momento della sua elezione.
Da New York, nei corridoi del World Economic Forum, è circolata la voce secondo la quale il negoziato mediorientale stava riprendendo poiché, ormai, la dirigenza palestinese aveva deciso di abbandonare al suo destino Yasser Arafat. Ahmed Korei ha smentito le voci con un laconico: "L'incontro si è svolto con il pieno consenso del Presidente Arafat".

TERRORISMO
Colin Powell, affrontando il grande problema della lotta contro la povertà ha affermato che molti popoli poveri, a causa della loro povertà possono sentirsi attratti dall'idea che il terrorismo è una "soluzione" (impensabile subito dopo l'11 settembre). Powell ha affermato: "Dobbiamo superare la povertà, dobbiamo vincere la disperazione, dobbiamo superare la mancanza di speranze; nella guerra contro il terrorismo, oltre che usare i fronti militari, finanziari, legali e dei servizi segreti, dobbiamo dimostrare alle persone che potrebbero andare verso il terrorismo che ci sono soluzioni migliori. Dobbiamo tornare a dedicarci alla libertà e alla democrazia".

DEBITO
Il Ministro del Tesoro USA, Paul O'Neill, pur non parlando esplicitamente, di un legame tra povertà e terrorismo, ha affermato che il Fondo Monetario Internazionale e i Governi dei paesi ricchi dovrebbero impegnarsi seriamente affinché i paesi poveri non solo prendano prestiti, ma anche che gli interessi siano bassi in modo da assicurare rapidi tassi di sviluppo. "Non sarà facile - ha detto - ma dovrebbe essere il nostro obiettivo perché se le nazioni in via di sviluppo avanzano verso i paesi investitori, si ridurrà la probabilità di un collasso economico creando, di fatto, un cuscinetto contro eventi pericolosi".

EUROPA
Nella tavola rotonda "Costruire un'alleanza per un mondo stabile" Si è timidamente parlato del difficile equilibrio tra globalizzazione e garanzie sociali. Le dichiarazioni di Colin Powell hanno incoraggiato gli europei ad esprimersi: il Ministro degli affari esteri francese, Hubert Vedrine, forte delle dichiarazioni di Colin Powell ha affermato che, affinché l'alleanza funzioni sul serio, non è sufficiente operare per un mondo più stabile, occorre anche che esso diventi più equo. Subito dopo Javier Solana, responsabile UE per i rapporti con l'estero, ha aggiunto: "Non penso che possiamo costruire un'alleanza nella quale non tutti si sentano a proprio agio".

[approfondimenti: www.vita.it]

 

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