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Pubblicato su Politica Domani Num 11 - Febbraio 2002 MEMORIA D'ACCIAIO Giorgio Innocenti Che cosa fare dell'acciaio che costituiva
la struttura portante delle Twin Towers? Riciclarlo, naturalmente. Le
travi sono tagliate in tronchi da un metro e caricate sulle navi che
le portano nelle fornaci: in Florida, Illinois, ma anche in Malesia,
Corea del Sud. A cosa serve quest'acciaio? Per fare un po' di tutto:
dalle scatolette ai paraurti, dalle pentole ai container.
L'idea non è piaciuta molto ai parenti
delle vittime; "L'acciaio non ha memoria" si sono sentiti
rispondere. Comunque sessantamila tonnellate di metallo sono gia state
vendute.
Se l'acciaio non ha memoria, non sembrano
averne molta neanche i mezzi d'informazione: hanno già dimenticato
la domanda che tormentava gli animi in quei giorni di settembre. "Quanti
morti?" Ventimila? Seimila? Duemila? Forse non lo sapremo mai.
Eppure dovrebbe essere possibile calcolare quante persone si trovavano
nell'edificio in quel momento. Sono circolati parecchi dati al riguardo,
ma nessuno circostanziato. Ciò che dovremmo domandarci è
"Perché non dobbiamo saperlo?" Si possono formulare
tante ipotesi: che sia; ad esempio, più emotivamente coinvolgente
mantenere il dubbio, su un bilancio in ogni caso terribile, che non
dare cifre esatte che potrebbero diventare freddi numeri e magari essere
confrontate con altri numeri. Ciò che conta è la battaglia
dei simboli. Ogni supposizione comunque ne vale un'altra.
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