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Riforma della
scuola
Roma, 11 gennaio 2002. Il Ministro Letizia Moratti presenta al Consiglio dei Ministri il progetto di riforma degli ordinamenti scolastici. Questi i punti fondamentali della riforma: - Insegnamento obbligatorio di due lingue - Insegnamento obbligatorio della religione cattolica: la scelta per l'insegnamento della religione cattolica, espressa al momento della prima iscrizione al primo anno di corso, verrà automaticamente confermata per l'intero iter scolastico - Le famiglie possono scegliere: bambini in classe anche prima dei 6 anni - Innalzato a 12 anni complessivi l'obbligo di istruzione e di formazione - Nelle scuole professionali, dopo i 15 anni, all'apprendistato si aggiunge la possibilità di stage aziendali (alternanza scuola-lavoro), sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche e formative - Liceo di cinque anni, l'ultimo anno di orientamento e raccordo con l'università e la formazione tecnica e professionale superiore - Garantito l'accesso all'università, anche per chi effettua corsi di durata quadriennale, dopo un anno di studio e l'esame di Stato - Allo Stato le norme generali sull'istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale; alle Regioni la competenza esclusiva in materia di formazione e istruzione professionale - Ogni due anni valutazione finale degli studenti effettuata dai docenti e prosecuzione o meno del corso - Ogni due anni l'Istituto nazionale di valutazione misurerà la qualità complessiva dell'offerta formativa e dei livelli degli apprendimenti - Formazione iniziale universitaria della stessa durata e dignità per gli insegnamenti di tutti gli ordini di scuole con lauree specialistiche e tirocinio per due anni - Formazione in servizio dei docenti con crediti universitari ai fini dello sviluppo della carriera.
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Num 11 Febbraio 2002 | politicadomani.it
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