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Pubblicato su Politica Domani Num 12 - Marzo 2002
False immagini
LE DONNE NEI MASS MEDIA
Apparire in Tv svuotate di contenuti
Simona Ottaviani
Mamme truccatissime e sempre sorridenti
che lavano i pavimenti sui tacchi a spillo, ragazze mezze nude che sculettano
su tutti i canali per l'intera giornata, prima serata inclusa, e soubrettes
che "ocheggiano" per diventare primadonna di chissà quale show del sabato sera.
Le donne che vediamo in televisione e nelle pubblicità non pensano,
non hanno interiorità, sono lì soltanto per l'aspetto
esteriore.Sono milioni di anni luce lontane
dalle donne che incontriamo tutti i giorni al supermercato, in autobus,
quelle con cui lavoriamo tutti i giorni; sono modelli che in nessun
modo corrispondono alla donna reale, non c'è alcuna somiglianza
tra le nostre mamme e quelle "televisive".
Oggi la maggior parte delle donne svolge più di un'attività:
in famiglia si occupano di portare avanti la casa, se hanno figli sono
lì a crescerli e ad educarli, se hanno un lavoro fuori casa debbono
sapersi dividere fra lavoro e famiglia; se poi scelgono un'occupazione
da sempre appannaggio degli uomini (di responsabilità o di potere)
debbono ancora superare pregiudizi diffusi e radicati.
Penso a volte alle nostre nonne e bisnonne che durante le due ultime
guerre hanno sostituito i mariti partiti per il fronte portando avanti
campi, fabbriche, aziende, città e nazioni e mi chiedo perché
non si celebrino anche queste come "eroiche" imprese, quasi
che distruggere ed uccidere sia più eroico che costruire e far
vivere, oppure che l'eroismo di pochi istanti valga di più di
quello di una vita.
Ciò che lascia sconsolati è che si tratta di modelli imposti
e dilaganti, ben pagati da chi abbia interesse o infimo gusto a proporli,
e che alcune donne senza rendersi conto delle loro infinite capacità,
si rifugiano in tali volgari modelli rincorrendo questa falsa realtà.
È una situazione avvilente e ridicola a cui come donne dovremmo
ribellarci perché non ci facciamo una gran bella figura.
Chissà perché nessuno ha mai pensato di fare un calendario
con tutte le donne che hanno contribuito ad alleviare le sofferenze
del mondo e magari per questo hanno anche vinto il premio Nobel
 
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