Pubblicato su Politica Domani Num 14 - Maggio 2002

Sono rifugiati palestinesi gli abitanti della Palestina che dopo la guerra arabo-israeliana del 1948 hanno perso casa e lavoro, e i loro discendenti. [Definizione dell'Unrwa,United Nations Refugees World Agency]
In seguito al genocidio, dopo il 1945, gli ebrei cominciarono ad arrivare a migliaia in Palestina, una terra sulla quale gli arabi palestinesi avevano vissuto e lavorato per secoli.
La guerra che si scatenò immediatamente dopo il ritiro degli inglesi dalla Palestina, in seguito alla decisione dell'ONU di dividere la regione in due stati separati e indipendenti e alla proclamazione della nascita dello stato di Israele, durò un anno. Israele ottenne il controllo del territorio che rivendicava come suo e il controllo di alcune parti della Palestina; la Giordania acquisì il controllo della Cisgiordania; l'Egitto assunse il controllo della striscia di Gaza.
Nel 1948, al termine della guerra, 750.000 palestinesi fuggirono dalle loro terre e si rifugiarono a Gaza, nella Cisgiordania e a sud del Libano. Secondo i dati dell'Unrwa, nel 1953 i rifugiati palestinesi erano 870.158, nel 2000 erano 3.737.494. Oggi sono circa 5 milioni e rappresentano il 18% di tutti i rifugiati nel mondo.
Dei rifugiati palestinesi, il 49% sono donne; il 47% sono giovani al di sotto dei 20 anni e il 64% sono giovani al di sotto dei 30 anni.