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Pubblicato su Politica Domani Num 20 - Dicembre 2002
Rock
La voce degli U2
La musica al servizio dell'impegno civile Emanuele Di Bona È il 10 maggio del 1960 quando
in un ospedale di Dublino, il Rotonda, nasce, da madre protestante e
padre cattolico, Paul Hewson, destinato a diventare il front leader
degli U2, una band che avrà un ruolo di primo piano negli anni
'80 e '90.
Nell'ottobre del 1976 Larry Mullen Jr. appende, nella bacheca della
Mount Temple School di Dublino, un annuncio volto a formare un gruppo
rock. Gli rispondono tra gli altri David Evans (il chitarrista, The
Edge dalla forma a punta della sua testa), Adam Clayton (il bassista)
e Paul Hewson (il cantante, Bonovox, "Bono", dal nome di un
negozio di cornetti acustici).
Gli inizi
Il gruppo prende il nome di "Feedback" che cambierà
poi in "U2" solo nel 1978, dal nome degli aerei spia mandati
in perlustrazione durante la guerra fredda.
Dopo qualche piccolo cambiamento nel management il gruppo fa uscire
il 20 ottobre del 1980 il primo album: 'Boy'. L'album è fortemente
autobiografico, i ricordi dell'adolescenza riaffiorano con prepotenza
e si trasformano in energia musicale. In I will follow Bono canta il
dolore per la perdita della madre sei anni prima, ma il gruppo già
esprime nel disco la sua voglia di cambiare qualcosa nel mondo ("Pensavo
che il mondo potesse andare lontano se avesse dato ascolto a quanto
dicevo" recita una strofa di The Ocean). In tutto l'album il gruppo,
ed in particolare Bono, è alla ricerca di una spiritualità
ed un impegno civile e nello stesso tempo sta cercando di recuperare
una parte di infanzia non vissuta che non sarebbe più tornata.
Sulla strada di questa ricerca gli U2 si legano al gruppo religioso
Shalom ed attraversano una profonda crisi spirituale che li porta quasi
a sciogliersi. È solo grazie al manager Paul McGuinness, che
gli U2 riescono a rimanere coesi. Poco dopo esce il loro nuovo album
'October', il 12 ottobre 1981.
'October' è uno degli album meno omogenei degli U2: vi si alternano
momenti di grande commozione - come nel caso della title track - a momenti
di meno felice ispirazione - come in Is that all, che Bono ha scritto
cercando di emulare Patti Smith (scrivendo prima il titolo e poi la
canzone). L'impegno politico
degli U2
Nel 1983 esce 'War'. Qui gli U2, in Sunday bloody sunday, si schierano
con gli abitanti di Belfast e ricordano la "Domenica di sangue"
del 21 novembre 1921; il pezzo musicale è un atto di accusa contro
la polizia che, per rappresaglia, aveva aperto il fuoco sugli spettatori
di una partita di calcio a Croke Park, uccidendo 12 persone e ferendone
duecento.
Gli U2 raggiungono la piena maturità artistica e, forse, spirituale
nell'album seguente, 'The unforgettable fire'. Il gruppo tocca molti
temi del sociale: la droga (in Bad), la memoria storica della grande
guerra (nella title track), il razzismo e la fratellanza dei popoli
(in Pride e in MLK).
Nel 1985 gli U2 partecipano al "Live Aid" e Bono partecipa
al singolo "Sun city" insieme agli Artists United Apartheid.
L'anno seguente gli U2 partecipano al "Self Aid", in solidarietà
con i giovani irlandesi senza lavoro, e poi dedicano due settimane del
loro tour mondiale a raccogliere fondi per Amnesty International. Esce
nel 1987 'The Joshua tree', dove compare With or without you, una delle
poche canzoni d'amore scritte dagli U2. L'album è una mappa sonora
di tutto quello che Bono ha ascoltato e di tutto quello che lo ha influenzato
durante quegli anni: roots, folk, blues ed altro ancora. Nell'album,
ancora una volta, il gruppo affronta temi quali la droga, la questione
dei prigionieri politici in Sudamerica e l'ingerenza politica degli
USA nei confronti del Nicaragua. Nello stesso anno il gruppo registra
'Baby please come home' per finanziare le olimpiadi per disabili. Esce
dopo qualche tempo 'Rattle and hum', un resoconto del tour americano
degli U2, stroncato dalla critica ed in vetta alle classifiche. Gli
U2 avevano bisogno di una pausa. I giornali li accusavano di smerciare
idealismo. La fase intimista
e le campagne degli U2
Bono incide allora 'Achtung baby', album dove figura One dedicata all'artista
americano David Wojnarowicz sieropositivo; i proventi del disco in versione
di singolo vengono devoluti alla lotta contro l'AIDS. Mentre nella canzone
Until the end of the world Bono dà una sua personale interpretazione
del rapporto tra il Figlio di Dio e Giuda. Nel 1993 esce 'Zooropa',
album in cui le sonorità più dure sembrano far fare al
gruppo un passo indietro. Fa parte dell'album Dirty day, dedicata al
poeta Charles Bukowsky, morto prima di poter leggere il suo nome tra
i ringraziamenti di 'Zooropa'. Il gruppo partecipa al "Pavarotti
and friends" in favore dei bambini di Sarajevo, e nel 1997 gli
U2 pubblicano 'Pop'; l'album è stroncato dalla critica e, per
la prima volta, criticato dai fan, nessuno infatti si aspettava che
gli U2 fossero avvelenati dalle tossine del pop del titolo. Bono inizia
a promuovere iniziative sociali non solo attraverso la musica e grazie
anche a lui viene messa su la campagna Jubilee 2000 per la cancellazione
del debito dei paese poveri.
L'ultima fatica del gruppo, 'All that you can't leave behind', è
un album molto introspettivo ma meno incisivo dei precedenti; Bono si
racconta come padre (in Kite), come amico (in Stuck in a moment you
can't get out of) e come figlio (in Grace) tornando un po' alle origini.
È un album meno incisivo perché in qualche modo gli U2
abbandonano la via della denuncia e dell'impegno politico per abbattere
le differenze sociali. La tradizione delle canzoni degli
U2, tra poesia e denuncia sociale, sono un esempio alto di civiltà
e responsabilità umana che troppo spesso nel mondo della musica
gruppi e singoli artisti rinunciano (per indifferenza o per calcolo)
ad avere nei confronti dei loro fan. Sono invece proprio i giovani amanti
della musica rock a chiedere ai loro idoli un impegno forte e senza
pregiudizi di denuncia delle ingiustizie del mondo e l'impegno di fare
qualcosa per eliminare queste ingiustizie.  
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