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Pubblicato su Politica Domani Num 21 - Gennaio 2003 Da Betlemme
13 Dicembre 2002
Betlemme muore, tra l'indifferenza
di tutto il mondo cristiano!
È tempo che gli uomini di buona volontà (se ce ne sono
ancora) aprano gli occhi.
Noi non siamo una città di terroristi, da meritare una così
continua, brutale repressione. Noi siamo una città umiliata,
stremata, ormai ridotta ad una gabbia mortale, travolta da una vendetta
senza fine (*).
A pochi giorni dal Natale, qui in Betlemme non sappiamo più cosa
sia il far festa. Forse siamo tornati al tempo del primo Natale
poveri e sofferenti celebreremo un Gesù Bambino povero che prende
parte alla nostra sofferenza, Lui almeno! Lontani dal mondo che annega
nei consumi natalizi, avremo un Natale privo di luci; solo il cielo
ci regalerà le sue stelle, e ci dovranno bastare. Non c'è
posto per la gioia quest'anno, in questa città sotto assedio,
che muore di silenzio. Lo squallore regna sulle nostre strade desolate,
invase dalla sporcizia. Dai carri blindati, anche oggi, come ieri, come
l'altro ieri, i soldati urlano gli ordini dell'esercito israeliano:
coprifuoco, proibito uscire!
Anche oggi siamo prigionieri. Come possiamo rimanere indifferenti?
Come si può mantenere il silenzio?
Come possono tenerci schiavi, rinchiuderci nelle nostre case come una
tomba, impedirci di camminare liberi nella nostra città, privare
della scuola i nostri bambini, per così lungo tempo?
A pochi giorni dal Natale i nostri sentimenti più belli e profondi
sono spazzati via dal vento gelido della guerra, come foglie morte.
L'ombra sinistra di Erode sembra aleggiare nuovamente su di noi, Erode
che uccide la vita e il futuro, Erode che semina la paura, che distrugge
ogni briciolo di umanità. Il destino di questa città è quello di pagare, e pagare sempre, per chi semina la morte: condannati
tutti ad una punizione di massa, viviamo da prigionieri, come animali
in gabbia, sfamati dalle organizzazioni umanitarie.
Come si può mantenere il silenzio su Betlemme, a pochi giorni
dal Natale? Sorelle del Baby Hospital - Betlemme (*) L'assedio di Betlemme è ripreso lo scorso 22 Novembre, come rappresaglia dopo l'attentato di
un kamikaze palestinese che in Gerusalemme ha provocato la morte di
11 persone. Il Kamikaze, originario di Hebron, proveniva dai dintorni
di Betlemme.  
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