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Leadership Roberto Palladino Roma, febbraio 2002, Piazza Navona. Manifestazione
dell'Ulivo contro il governo Berlusconi. La piazza è semivuota,
il "popolo della sinistra" urla qualche slogan senza troppa
convinzione. Presenti all'evento tutti i capi dei partiti dell'opposizione
ed alcuni personaggi dello spettacolo tra cui il regista Nanni Moretti,
fino a quel momento considerato solo uno dei tanti intellettuali di
sinistra, di quella un po' radical chic, che le piazze le ha viste nel
'68 e nel '77, ma che poi ha avuto altro da fare. Moretti vuole parlare,
lo fanno salire sul palco, tutti convinti che farà, come d'uso
nei comizi, l'ennesima lista della spesa delle cose che non vanno del
governo Berlusconi. Niente di più sbagliato.Il regista comincia ad urlare tutta
la sua rabbia contro la dirigenza del centro sinistra, contro un modo
di fare politica ed opposizione che a lui non piace affatto. E' il via,
il "la" per quel movimento della società civile che
avrebbe poi preso il nome di "girotondi", "movimento
dei professori", "manipulite" e tanti altri. Una vera
e propria riscossa per una certa parte della società civile che,
dopo gli allori del periodo di mani pulite, si era vista di nuovo messa
da parte dalle dirigenze dei partiti, abituate a candidare i componenti
più "sicuri" delle proprie sezioni. I movimenti conquistano
punti e popolarità, con le migliaia di persone del Palavobis
di Milano, con il milione di volti di S.Giovanni a Roma e con le tante
manifestazioni, tra cui le recenti "incursioni", Costituzione
alla mano, all'apertura dell'anno giudiziario nelle Corti d'Appello
di tutta Italia, in difesa dell'autonomia dei giudici. Un gruppo eterogeneo
formato da gente comune, intellettuali e anche da tanti parlamentari
alla ricerca di nuovi metodi e linguaggi per fare politica. I movimenti
hanno più volte dichiarato di non avere l'intenzione di diventare
un nuovo partito ma che, anzi, il loro scopo è quello di unire
le diverse anime del centrosinistra. Un timore, quello di un'ulteriore
frammentazione a sinistra, che hanno invece i leader dei D.S, che dapprima,
per prudenza ed opportunità, non hanno ostacolato i girotondini,
ma che adesso accusano movimenti e correntoni vari di provocare una
profonda spaccatura nel centrosinistra. Ma cosa è cambiato rispetto
a prima? I girotondini hanno smesso di scendere semplicemente piazza
ed hanno cominciato ad indicare le persone che forse potrebbero sconfiggere
Berlusconi. E sono due i nomi che fanno tremare
la dirigenza dei D.S.: Romano Prodi e Sergio Cofferati, indicati come
il ticket* che potrebbe rappresentare il centrosinistra nelle elezioni
del 2005. *Ticket: Espressione ripresa dalle campagne elettorali americane, sta ad indicare le due persone candidate come Presidente e Vicepresidente del Consiglio.
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Num 22 Febbraio 2003 | politicadomani.it
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