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Pubblicato su Politica Domani Num 24 - Aprile 2003 Formula1
La stagione della verità
Pro e contro del nuovo regolamento Daniele Proietto Max Mosley, dopo anni di riflessione e di apparente inattività,
esce allo scoperto con le tanto annunciate (e temute) modifiche del
regolamento di Formula1. "Sarà l'inizio di una nuova era
della Formula 1", annuncia soddisfatto il Presidente della FIA,
incurante delle polemiche che da mesi ormai lo accompagnano. Che la
struttura della Formula1 scricchiolasse era chiaro da anni, ma lo strapotere
della Ferrari durante la stagione 2001/2002 ha fatto precipitare gli
eventi.
La situazione è semplice: lo spettacolo della Formula1 in fondo
non è più così "spettacolare", e gli
spettatori non si divertono più. Mancano i duelli mozzafiato,
latitano i sorpassi e le gare più che in pista si vincono ai
box o nella scelta delle gomme e della strategia. Vero, ma l'annuncio
della riforma fa pensare a un attacco diretto al dominio Ferrari. È
innegabile che la "rossa" di Maranello da alcune stagioni
sta uccidendo il mondiale, allora perché non rimescolare le carte
in tavola per tentare di annullare il dislivello venutosi a creare?
Il nuovo regolamento non colpisce esplicitamente la Ferrari, ma é
pur vero che chi raggiunge certi traguardi e consolida la propria posizione
nel tempo è colui che più ha da perdere nell'eventualità
di cambiamenti.
Luca Cordero di Montezemolo (Presidente della Ferrari) è preoccupato:
"Ci obbligano a restare con i piedi per terra. Tutti i team hanno
lavorato duro e credo sarà molto difficile ripetere la stagione
2002. Ciò non toglie, però, che mireremo lo stesso a riconquistare
il titolo iridato." Ma vediamo i tanto discussi cambiamenti:
Pole Position. Le qualificazioni si svolgeranno il venerdì e
il sabato. Le monoposto scenderanno in pista una alla volta in base
al punteggio, a partire dal leader in classifica. Il giorno dopo l'ordine
di prova, invertiti, si baserà sui risultati del venerdì.
Il primo in classifica verrebbe svantaggiato durante la prima giornata
in quanto troverebbe la pista non ancora "gommata".
Punteggio. Al primo classificato andranno come di consueto 10 punti.
Per sostenere lo spettacolo e aumentare la suspance si riduce invece
il distacco con gli inseguitori: 8 punti al secondo, 6 al terzo, e a
seguire 5, 4, 3, 2 e 1 per gli altri classificati.
Vietato:
Far passare avanti il compagno di squadra per avvantaggiarlo nel
punteggio.
Avere più di due tipi di gomme per bagnato e più
di un tipo per asciutto.
L'uso della telemetria bidirezionale.
Comunicare via radio con i piloti. Le strategie appariranno in
mondovisione e sparirà il gusto di scoprire le tattiche di gara.
L'utilizzo del muletto. Immaginiamo: siamo all'ultima gara, un
pilota è in lotta per il titolo ma danneggia gravemente la vettura
nel warm up, e non c'è tempo per ripararla, salta il GP? La norma
è stata creata apposta per aumentare spettacolo e incertezza.
Ma non sarà un po' esagerata?
Il controllo di trazione, il launch-control e i cambi automatici.
Giustissimo. Finalmente i piloti ritornano a guidare un'auto e non un
aereo telecomandato. Si torna a prima del Gran Premio di Barcellona
2001.
Parco chiuso. Dopo le qualifiche del sabato, le monoposto saranno custodite
e potranno essere toccate dai meccanici della squadra solo sotto sorveglianza
dei commissari di gara. Vengono eliminate così quelle stupefacenti
vetture settate appositamente per i pochi giri in cui ci si gioca la
"pole position". L'idea è giusta, ma i meccanici cosa
faranno nel frattempo? C'è il rischio di riduzione del personale. Queste le norme per il 2003. Vediamo ora cosa accadrà
nel 2004.
Freni e alettone posteriore dovranno essere standard. Probabilmente
verrà usato un alettone posteriore a profilo di carico medio-alto
che non permetterà più di toccare i 363 km/h sul circuito
di Monza.
Dovranno essere utilizzati componenti di lunga durata. Un abbassamento
dei costi a discapito delle elevate prestazioni. I costruttori motoristi
presenti in F1 dovranno fornire motori a più squadre, nel caso
queste lo richiedano. Esempio: la BMW è impegnata in esclusiva
con Williams; se ora la Minardi volesse avere una fornitura del motore
BMW, la potrà richiedere ed ottenere per un prezzo "economico".
Ma questo è solo l'inizio. Per il 2005 è previsto l'utilizzo
di un solo motore per due GP e addirittura per sei GP nel 2006; i componenti
dovranno avere una durata ancora più lunga, e le sanzioni saranno
molto gravi se le norme non saranno rispettate. Anche la sicurezza però
potrebbe rimetterci: ipotizziamo di trovarci nel 2004, e che le scuderie
abbiano già pronto il loro motore preparato a resistere per due
GP. Come è prevedibile che accada, ad un certo punto si accorgono
che questo motore può essere ulteriormente migliorato, spingendolo
sempre più vicino ai suoi limiti. Il rischio di cedimenti delle
parti meccaniche aumenterà in maniera considerevole. I motori
delle attuali monoposto sono portati fino al loro limite, ma al termine
della gara vengono analizzati, studiati e poi "buttati". Non ci resta che attendere per vedere se il nuovo regolamento
funzionerà veramente, e intanto sperare che alla fine il business
e la logica dello spettacolo non prendano il sopravvento sullo sport.
[Per approfondire www.motocorse.com
e www.sport.it]  
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