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Pubblicato su Politica Domani Num 28/29 - Sett/Ott 2003
Breve storia di Y
Attese, delusioni e speranze. Sono ancora sconosciute
le reali proprietà del cromosoma responsabile del sesso maschilee
di mia
Wasteland, deserto. Era questa la descrizione che a un certo punto della storia veniva data del cromosoma Y; quello, per intenderci, che determina il sesso maschile e che può essere trasmesso solo dai maschi per produrre altri maschi. Buono a ben poco perché povero di geni – a parte quello che presiede alla crescita dei peli nelle orecchie, o quello adibito a coprire la pelle di piccole squame –. Una performance talmente insoddisfacente, specie se confrontata con la ricchezza e la varietà di geni contenuti nel cromosoma X, da indurre alcuni biologi (Ohno, negli anni ’60) a pensare che in fondo il cromosoma Y poteva essere il risultato della profonda degenerazione di un cromosoma X.
La riscoperta delle leggi di Mendel (1822-1884) sulla trasmissione ereditaria risale ai primi decenni del ‘900. Allora la scoperta dell’esistenza di un cromosoma Y capace di trasmettere il sesso maschile da padre a figlio fu salutata con enorme entusiasmo. I biologi si gettarono avidamente nella ricerca per scoprire nel prezioso cromosoma i geni di cui esso fosse depositario, e quindi i caratteri ereditari che potevano essere trasmessi di padre in figlio. Intorno agli anni ’50 ne furono scoperti 17 (o almeno così si credette). Ma questi sembrarono ben poca cosa rispetto ai tesori svelati da chi stava esplorando le lande ben più ricche e feconde del cromosoma X. La delusione montò a tal punto che l’immagine più diffusa del nostro cromosoma Y divenne, appunto, quella di “wasteland”, deserto, terra sterile, inutile.
È stato necessario attendere questi ultimi anni perché si tornasse a nutrire una qualche speranza di trovare qualcosa d’interessante nel cromosoma Y. A questa storia recente appartengono le ultime ricerche le quali, grazie agli sviluppi delle più avanzate bio-tecnologie, stanno rivelando un mondo ben più ricco e complesso del deserto immaginato finora: si tratta della zona del cromosoma Y più specificamente legata ai caratteri maschili, detta MSY, una specie di mosaico di famiglie di geni suddivisi in sequenze e classi di sequenze. Uno scatto d’orgoglio della specificità maschile.
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