Tele Aut

Piccole tv crescono: l’esempio di Tele Aut
Niente pubblicità e tanta passione
Intervista a Pierluca co-fondatore della tv di strada più famosa di Roma

di Roberto Palladino

“La redazione di Tele Aut è composta da sei persone e nasce più o meno un anno fa. Ha fatto la prima trasmissione il 22 febbraio del 2003 dalla casa di uno di noi. Poi da lì abbiamo iniziato a produrre il materiale da mandare in onda.” Così Pierluca 27 anni, un laurea in filosofia, racconta l’inizio della più famosa tv di strada romana. Tele Aut prende il nome da Radio Aut di Peppino Impastato, ucciso il 9 maggio 1978 dalla mafia. Trasmette da un palazzo occupato nel quartiere S. Lorenzo di Roma dietro l’università La Sapienza.

Pierluca, come si compone il vostro manifesto?
Tele Aut trasmette tutti i giorni dalla nove di sera in poi, sempre in diretta.

Cosa fate?
La sera parte un programma al quale ci alterniamo nella conduzione. Qualcosa che ricorda molto la radio, e siamo come dei Dj: iniziamo a parlare, inquadriamo Roma dall’alto. A volte mandiamo in onda anche nostre interviste ad artisti oppure riprendiamo in diretta le feste che organizziamo qui in redazione.

E poi?
Facciamo anche un telegiornale, per ora solo una volta a settimana. Mandiamo in onda anche dei cortometraggi, girati da noi o provenienti dal Milano Film Festival che ci ha regalato moltissimo materiale. Siamo tutti grandi appassionati di cinema, infatti trasmettiamo film, ma anche cartoni animati. Abbiamo comunque in cantiere nuovi progetti. In primo luogo una fiction, o meglio una parodia fatta da noi sui telefilm più conosciuti. Poi vogliamo potenziare la parte informativa, dando soprattutto le notizie che non vengono trattate dagli altri canali.

Cosa serve per trasmettere?
In primo luogo un trasmettitore ed un’antenna per un costo che va dai 500 ai 2500 euro, a seconda della qualità del materiale. Per il resto facciamo tutto con le telecamere digitali.

Pierluca, Tele Aut è Legale?
Noi siamo illegali nel senso che non abbiamo nessun diritto a trasmettere. Nella realtà non facciamo altro che occupare una frequenza libera sui 100 canali a disposizione.

Questo non vi preoccupa?
In realtà è un problema che non ci vogliamo porre perché noi cerchiamo semplicemente di dare un’alternativa agli altri canali. È come se allargassimo una platea famigliare. La non legittimità verrebbe se ci guadagnassimo qualcosa.

Alcuni parlamentari offrono il loro appoggio politico aslle tv di Strata. Anche per voi è Cosi?
No, abbiamo rifiutato fin dall’inizio qualsiasi tipo di appoggio politico, che pure ci è stato offerto, proprio per evitare qualsiasi tipo di influenza. Siamo noi sei e basta.

Avete mai ricevuto visite dalla Polizia?
Noi siamo stati i primi a trasmettere a Roma e siamo gli unici ad andare in onda tutti i giorni, ma non abbiamo mai ricevuto controlli da parte della Polizia Postale, cosa è capitata ad altre tv di strada proprio perché hanno fatto pubblicità.

Quindi voi non avete pubblicità?
Assolutamente. Solo una volta abbiamo fatto pubblicità ad una pasticceria e siamo stati pagati con un vassoio di dolci!

Come fate a sopravvivere?
Con sacrifico e tanta passione e tanta voglia di sperimentare nuovi linguaggi televisivi, creare nuovi target. Stiamo cercando di fare una televisione totalmente nuova, che cerchiamo di leggere in modo artistico.

RAI e Mediaset usano l’auditel, voi come fate a sapere se vi guardano?
Lo sappiamo solo attraverso il passaparola; gente che già ci conosceva che ha diffuso la voce, ma c’è anche chi ci registra tutte le sere.

Ma se un giorno dovessero arrivare due pattuglie della polizia e dicessero: “Ragazzi dovete chiudere”, cosa fareste?
Rimarremo sicuramente sorpresi perché noi ci limitiamo ad occupare una frequenza libera. Il problema semmai è che noi trasmettiamo da un palazzo occupato. Ma siamo al nono piano senza ascensore, quindi la polizia dovrebbe faticare un bel po’…

Chi è Tele Aut:
Niccolò 25 montatore video, Andrea 31 artista di strada, Marco 25 artista, Donato 29 studente,
Francesco 27 scenografo, Pierluca 27 filosofo