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di Giorgio Innocenti Vogliamo ricordare Lee Kyunghai morto, seppellito e dimenticato in fretta. Lee, leader sindacale della Federazione coreana degli agricoltori e dei pescatori, il 13 settembre, al termine di una grande marcia di protesta dei contadini di tutto il mondo, si è legato ad una delle reti metalliche poste a protezione della conferenza di Cancun e si è trapassato il torace con un pugnale. Non vogliamo ricordarlo né come un eroe né come un folle ma come un uomo che ha voluto portare in piazza quella che, nel privato, è l'unica soluzione per molti contadini dei paesi poveri strangolati dalle politiche del WTO: il suicidio.
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Num 28/29 Sett/Ott 2003 | politicadomani.it
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