Alcuni casi di biopirateria
Tra i casi di "biopirateria" uno dei più clamorosi riguarda il brevetto sul principio attivo di uno dei più potenti anti ipertensivi in commercio, basato sul veleno della Jararaca, un serpente comune in Brasile. La principale molecola venne brevettata nel 1965 dalla Glaxo, dopo essere stata studiata dell'Università di San Paolo.
I casi sono centinaia. Ecco i più recenti, che riguardano piante di uso comune in Amazzonia.
Andiroba (arapa guianensis Aubl.)
Brevettato da ROCHER YVES BIOLOG VEGETALE (Francia) e da MORITA MASARU. Pianta medicinale utilizzata soprattutto come insetticida e come essenza nelle candele per allontanare i vettori della malaria e della dengue.
Açai (Euterpe precatoria)
Brevettato come 'ZOLA ACAI' da Amazon Preservation Partners CORPORATION DELAWARE (USA). Bevanda tradizionale dell'Amazzonia brasiliana.
Copaiba (Copaifera)
Brevettato da TECHNICO FLOR SA (Francia) e AVEDA CORP. (USA). Pianta medicinale che fornisce un balsamo con proprietà anti infiammatorie. È usato dalle popolazioni amazzoniche come un potente antibiotico naturale.
Biribiri (Octotea radioei)
Brevettato da Conrad Gorinsky, etnobotanico. La tribù dei Wapixana usa il biribiri come anticoncezionale naturale. La casa farmaceutica Biolink (Canada) vuole ora utilizzarne il principio attivo nella ricerca per il trattamento dei tumori.
[fonte: i principali database di brevetti e www.amazonlink.com.br, sito di una ONG dello stato dell'Acre, Brasile]