Pubblicato su Politica Domani Num 31 - Dicembre 2003

Notizie dal mondo

di Alessandra Mancini

La "e-jihad" e le guerre moderne
I servizi segreti inglesi e americani stanno monitorando la rete di Internet per individuare indizi utili per sventare futuri attacchi kamikaze. I cyber investigatori statunitensi e inglesi, all'opera ormai da diverse settimane, stanno analizzando chat e server di posta elettronica per intercettare ogni messaggio e intuire quando, come, con quali mezzi ma sopratutto dove i kamikaze lanceranno i loro attacchi. Il mondo virtuale è il nuovo campo di battaglia del terzo millennio, insidioso, impersonale e arcano. La rete come arma moderna: per coordinare i gruppi terroristici; per mandare in tilt i sistemi informatici e mettere in ginocchio nazioni intere; per nascondersi dietro password e crittografie. Anche Bin Laden, secondo alcuni ufficiali americani, avrebbe cominciato a usare la crittografia cinque anni fa. È quindi per questo che i servizi segreti ritengono di dover controllare tutto quello che fluttua in internet, senza nulla risparmiare, inclusi sistemi di satelliti capaci di esaminare tutte le conversazioni, evidenziando quelle sospette. Dall'11 settembre l'intelligence ha voltato pagina e la rete è diventata la nuova forma di "dead drop" (il luogo dove le spie negli anni della guerra fredda facevano "cadere" le informazioni).

Costituzione: l'entusiasmo degli europei
Secondo un sondaggio di opinione realizzato dall'Eurobarometro il 67% degli intervistati si è dichiarato a favore di una Costituzione. I maggiori sostenitori sono gli Italiani e gli Ungheresi (l'83% in entrambi i casi), seguiti dagli Spagnoli (il 79%), dai Lussemburghesi (il 77%), dai Greci (il 76%), dagli Irlandesi e dai Belgi (il 73% in entrambi i casi), dai Francesi (il 72%) e dai Tedeschi (il 69%).
Nell'Europa allargata il numero delle persone a favore della Costituzione è maggiore a quello delle persone contrarie: nel Regno Unito c'è la percentuale di contrari più alta con il 37%, rispetto al 47% di quelli favorevoli; seguono la Finlandia (il 36% rispetto al 56%) e la Danimarca (il 31% rispetto al 48%). Nei futuri Stati membri, molti cittadini si sono mostrati indecisi rispondendo "non so" (il 40% in Slovenia, il 41% in Polonia e il 43% in Lituania). Maggioranza schiacciante (83%) è quella dei cittadini interpellati nell'Europa allargata, che considera "indispensabile" o "utile" (rispettivamente il 43% e il 41%) la consultazione sulla Costituzione tramite referendum.

In carcere per una carezza
In Gran Bretagna centinaia di migliaia di adolescenti rischiano di diventare dei criminali. Se non entrerà in vigore una legge che ha per oggetto le offese sessuali, ora in discussione al Parlamento di Westminster, la Regina promulgherà una legge contro la pedofilia che però criminalizza soprattutto le vittime. Una disposizione della legge impedisce i comportamenti sessuali in pubblico tra i minori di 16 anni. Il problema è che il legislatore, per comportamenti sessuali, intende le carezze e i baci. Due giovani di 15 anni che si abbracciano mentre attendono l'arrivo dell'autobus, sarebbero passibili di una pena fino a cinque anni di prigione.

Inondazioni in Vietnam
Hanoi, 15 novembre. Mentre il protocollo di Kyoto rischia il fallimento (dopo il rifiuto di firmarlo degli USA, anche la Russia di Putin sta giocando al rialzo), la natura si sta pian piano riscattando nei confronti degli innumerevoli abusi perpetrati a suo danno. Per citare un esempio basta pensare alle torrenziali piogge e ai forti venti che hanno colpito sei province del Vietnam centrale, causando allagamenti, crolli di edifici e frane. La croce rossa internazionale comunica che sono morte oltre 60 49 persone, e che 47 sono rimaste ferite. Circa 23mila abitazioni sono state allagate e 120 case distrutte, oltre 600.000 persone sono state investite dalle inondazioni e il danno per le infrastrutture e nell'agricoltura ammonta a 15 milioni di dollari. La situazione nella città di Hoi An, nota meta turistica, rimane difficile: lì l'acqua è salita fino a 1,7 metri.

 

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Num 31 Dicembre 2003 | politicadomani.it