Il fallimento delle strategie militari Usa
Serpenti e
scoiattoli segreti
Gli Usa di fronte alla necessità di ripensare il proprio paradigma di strategie militari
Dalla caduta del muro di Berlino, in quell'ormai lontano 1989, il mondo era alla ricerca di un nuovo ordine militare e politico. Con la Guerra Fredda, definitivamente chiusa già qualche anno prima da Gorbaciov, a Berlino scompariva anche un sistema che aveva mantenuto in qualche modo la pace per quasi cinquant'anni. I momenti di crisi c'erano stati, è vero, e i rischi di scontri nucleari con sistemi di risposta automatica a un eventuale attacco (L-o-W: Launch-on-warning ) pure, ma il dualismo USA-URSS alla prova dei fatti aveva retto. Con la fine dell'Urss come potenza mondiale, la scena è rimasta libera per il solo attore ancora in piedi, gli Stati Uniti. L'America si è calata dunque nel ruolo di gendarme mondiale, potenziando gli armamenti e allargando la propria sfera di influenza, senza capire che il nuovo ordine voleva anche dire nuove strategie e nuovi pericoli. La "frustata" è arrivata l'11 settembre 2001, quando un attacco diverso da quanto fino ad allora immaginato, ha reso obsoleto e inutile qualsiasi sistema di difesa in atto al momento.
La novità sta in un mondo non più governato da grandi attori, capaci di dialogare e capirsi, sia pure attraverso la minaccia di una crisi atomica, in un universo in cui la pace è attaccata da tanti piccoli focolai capaci di sorgere improvvisi e violenti. Da più parti lo scontro è identificato con l'opposizione Occidente-Fondamentalisti/Terroristi, ma un'attenta analisi rivela il sempre più netto divario tra nazioni ricche e nazioni povere, nonché alcune questioni ambientali di vitale importanza per il futuro, legate all'acqua e all'agricoltura. Lo sfruttamento in continuo aumento di risorse, umane ed energetiche, dei paesi del terzo e quarto mondo da parte di quelli a economia avanzata, frutto di una globalizzazione malata, genera problemi che ovviamente possono scaturire in atti violenti.
La risposta finora è stata lasciata ad un nuovo ruolo strategico delle forze armate, senza capire il centro del problema. La nuova organizzazione e dislocazione degli eserciti, in particolare quello americano, parte da una doppia esigenza: colpire in tutto il pianeta episodi che possano minare l'attuale equilibrio economico e politico, e rischiare il meno possibile la vita dei militari americani. Per questo gli Usa hanno messo in piedi un sistema di armamenti assolutamente efficiente per uno scontro tradizionale (come per la Guerra del Golfo del 1990), ma inappropriato per le nuove forme di guerra asimmetrica degli ultimi anni. Nella notte dell'attacco all'Iraq, il 16 gennaio 1990, gli Stati Uniti utilizzarono, tra le altre, anche una nuova strategia, rimasta segreta alla maggioranza delle persone. Circa 15 ore prima dell'inizio degli scontri, decollarono da una base situata in Louisiana sette bombardieri a lunga gittata B-52G , capaci di intervenire in Iraq previo rifornimento in volo nei pressi della Spagna, senza tuttavia entrare nello spazio aereo nemico, lanciando 35 missili cruise . Finita la missione i bombardieri che avevano lanciato i Secret Squirrels (Scoiattoli Segreti, come erano chiamati i missili dagli equipaggi), invertirono la rotta e tornarono sul suolo americano. La dimostrazione della capacità di un dispiegamento militare globale degli Usa risulta, grazie a questa azione non proprio necessaria, più che mai impressionante. Il programma da cui sono nati questi nuovi sistemi di attacco parte già dalla Guerra Fredda (allora però i missili erano dotati di testate nucleari; ora non più e, eccettuata l'inutile dimostrazione del 1990, sono perlopiù inservibili).
Riprendendo la metafora di James Woolsey, nominato direttore della CIA da Bill Clinton, ora che gli Usa hanno domato il drago (l'Unione Sovietica) si trovano ad affrontare una giungla piena di serpenti velenosi. I nuovi nemici possono colpire improvvisamente e altrettanto velocemente ritirarsi, e i loro morsi provocano ferite anche molto dolorose. Andarli a stanare è impresa di per sè difficile, figuriamoci poi se è possibile farlo con missili aria-terra. Nel rispondere a questi pericoli gli americani, bloccati dalla sindrome del body bag (la tela per il recupero delle salme) esplosa con il Vietnam e continuata con le operazioni in Somalia, hanno sinora preferito l'allargamento dei programmi aerei, lasciando all'esercito solo operazioni limitate attuate da reparti speciali. L'11 settembre, l'Afghanistan e l'Iraq di oggi, attentato dopo attentato, dimostrano che questa tattica è addirittura controproducente. I problemi della sicurezza degli Usa sono diminuiti di entità ma sono aumentati esponenzialmente in quantità. Per questo sono necessarie risposte diverse, e, ovviamente, non solo militari. Riuscire a mantenere una "pace violenta" in un mondo unipolare dominato dagli Stati Uniti, è per l'Occidente una prospettiva confortante, ma sbagliata. I particolari legami che si stanno instaurando tra organizzazioni terroristiche e stati, la diffusione di alcuni fondamentalismi, la capacità di azione di forze paramilitari, lasciano intravedere un futuro molto agitato, non ristretto semplicisticamente al problema "Terrorismo islamico". Ciò significherebbe sostituire ingenuamente all'Urss gli islamici radicali, per tornare al vecchio paradigma del noi-contro-loro. Facile, troppo facile.
i L-o-W (Launch-on-Warning): Programma in vigore durante la Guerra Fredda, prevedeva il lancio automatico di missili a testata nucleare contro obiettivi sovietici. Fa parte di una serie di risposte hair-trigger (del dito sul grilletto), che hanno portato il mondo sull'orlo della distruzione varie volte.
ii B-52G: Bombardieri a lunga gittata, capaci di lunghissimi sorvoli e di trasportare e lanciare enormi quantità di missili.
iii missili cruise: vedi Secret Squirrels
iv Secret Squirrels: Gli "Scoiattoli Segreti" (chiamati così perché capaci di raggiungere il bersaglio volando a bassa quota; difficilmente intercettabili dalle difese aeree), sono piccoli aerei senza equipaggio noti come "bombe intelligenti". Sono missili molto precisi divisi in tre categorie: SLCM (Sea-Launched Cruise Missiles, i famosi Tomahawk della Marina), GLCM (Ground-Launched CM. Tra questi l'Army Tactical Missile System o Atacms, un missile terra-terra capace di trasportare oltre 1000 mine anti-uomo per circa 24.000 km) e gli ALCM (Air-Launched CM). Sono armi dette stand-off perché capaci di entrare in azione al di fuori del raggio di azione delle difese avversarie. Originariamente, durante la Guerra Fredda, i missili cruise erano dotati di testate nucleari, ora convertite in normali ma potenti testate esplosive.
vi body bag: I sacchi neri, resi tristemente famosi dalla cinematografia, in cui vengono chiusi i soldati caduti in combattimento.