Pubblicato su Politica Domani Num 32 - Gennaio 2004

Ancora Notizie

 

Appuntamenti per la pace
La chiamano "guerra infinita", si va avanti a fare guerre finché non verrà debellato il terrorismo. Considerando che spesso le guerre sono la causa di nuovi terroristi, non ci resta che piangere.
La pace, invece, si costruisce insieme, mattone sopra mattone.
Dopo le grandi manifestazioni dello scorso 15 febbraio, continuano gli appuntamenti per la pace:
- Dal 18 al 21 gennaio a Bombay sono previste varie iniziative del movimento contro la guerra mondiale.

- Il 24 gennaio a Genova per chiedere al Parlamento il ritiro del contingente militare italiano in Iraq.

- Il 12-13 gennaio a Monterrey in Messico, in occasione del Summit of America, per l'incontro del "Tribunale mondiale sui crimini di guerra in Iraq".

- Il 20 marzo, per la giornata mondiale contro la guerra promossa dalla società civile americana.
Intanto si è costituito il Jakarta Peace Consensus con lo scopo di raccogliere tutti i movimenti a favore della pace e di progettare una strategia dei movimenti sia sui programmi che sulle priorità.

 

Stiglitz: il NAFTA ha fallito
Il premio Nobel per l'economia ed ex direttore della Banca Mondiale Joseph Stiglitz, in una intervista al New York Times (6 gennaio 2004), ha dichiarato che a dieci anni dalla sua controversa creazione, il NAFTA (North American Free Trade Agreement, accordo di libero scambio tra Usa, Canada e Messico), ha fallito. Ha fallito in due dei principali suoi obiettivi: creare una crescita economica in Messico, in modo da diminuire il gap tra questo paese e gli Usa. In realtà, dopo 10 anni, dal 1994 ad oggi, la differenza di reddito tra i due paesi è aumentata di oltre il 10%.
L'economista ha messo in guardia i paesi dell'America Latina sulle conseguenze dei trattati commerciali con gli Usa: "Mentre i paesi sviluppati rifiutano di discutere di tagli sulle tariffe, chiedono agli altri paesi di compromettere le loro sovranità nazionali".
Stiglitz ha aggiunto che i trattati sul commercio nelle Americhe (come il NAFTA ma anche il FTAA) sono ingiusti e minacciano sia la prosperità sia la sicurezza della regione: "Già oggi il modo in cui gli Usa stanno ricattando i paesi deboli dell'America centrale e del sud per fare loro accettare le sue condizioni sta generando un risentimento enorme. Se questi trattati commerciali non daranno risultati migliori per loro di quanto ha fatto il NAFTA per il Messico, allora sia la pace sia la prosperità nell'emisfero saranno a rischio".
[FTAA (o ALCA, o ZLEA), Free Trade Area of the Americas]

 

L'8 per mille alle spese militari
A partire da quest'anno e fino al 2006 il 60% dei fondi raccolti con l'8 per mille donato allo Stato nella dichiarazione dei redditi, e destinato a progetti di solidarietà sociale, verrà impiegato per il "pacchetto sicurezza". La norma è stata approvata da poco in Parlamento. Un furto di 80 milioni di euro che, invece di essere usato - per esempio - per progetti di cooperazione delle ong italiane che lavorano in Iraq con quel che resta della società civile irachena, andranno a finanziare le spese militari per "combattere il terrorismo". Sembra proprio che Governo e Parlamento italiani non conoscano la parola prevenire e che non sappiano trovare altre vie che le armi per sconfiggere il terrorismo. Inutili le continue sollecitazioni del Papa e della Chiesa e la prova dell'inutilità delle armi, come dimostrano le tragedie che si stanno consumando in Israele e in Palestina, in Iraq e in Afghanistan. Viene il sospetto che la decisione sia solo una manovra per mettere fuori gioco le Ong, divenute ultimamente la voce sempre più forte e sempre più credibile di una società civile che si sta risvegliando e vuole essere protagonista e artefice del proprio destino.

 

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Num 32 Gennaio 2004 | politicadomani.it