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Conclusa con un quasi nulla di fatto la Nona Conferenza delle Parti
Milano, S.O.S. clima Molta partecipazione ma pochi progressi. E intanto la situazione peggiora e Kyoto non basta più di Alessandro Lovato Milano, 2-12 Dicembre 2003. Nona Conferenza delle Parti (Cop9). Partecipano oltre seimila delegati delle 189 nazioni che hanno sottoscritto l'accordo di Kyoto e i rappresentanti di 100 organizzazioni internazionali governative e non governative. Oltre al problema riguardante i "crediti" della riforestazione a Milano si è affrontato il problema del budget, i soldi che i paesi industrializzati dovrebbero donare ai paesi in via di sviluppo per consentire l'impianto di tecnologie pulite. Il ministro dell'ambiente Matteoli ha dichiarato di essere soddisfatto dei risultati, nonostante gli Usa abbiano ancora una volta rifiutato di ratificare il protocollo di Kyoto. Il risultato più importante è stato l'avvio del Fondo per i cambiamenti climatici istituito a Marrakesh e già ipotizzato dalla Cina nel 1997: scopo del fondo è finanziare l'impianto di tecnologie industriali a basse emissioni nei paesi in via di sviluppo e nei paesi a minimo sviluppo con un budget minimo di 410 milioni di euro, di poco, quindi, accresciuto rispetto ai 396 milioni provenienti da uno stanziamento già effettuato dall'UE. Su proposta italiana è stato fissato a 60 anni il periodo utile per i crediti forestali: diventa così possibile incentivare progetti forestali sostenibili di lungo periodo. L'Organizzazione Internazionale di Aeronautica Civile (Icao) dovrà ridurre le emissioni degli aerei. Il budget della Convenzione è stato aumentato a 35 milioni di dollari, destinati al trasferimento delle tecnologie nei paesi in via di sviluppo.
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Num 32 Gennaio 2004 | politicadomani.it
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