Pubblicato su Politica Domani Num 42 - Dicembre 2004

In Breve

 

Miracoli
Quarto di luna
Sotto il logo dello stato italiano c'è un nome delicato e sognante: "Quarto di luna". È il vino bianco prodotto dalla cooperativa vinicola "Lazzaria", un'associazione di utilità sociale (onlus) nata solo un anno fa. Il marchio prestigioso che compare sulla bottiglia (c'è anche una qualità rossa chiamata "Sette mandate") ha un senso: il vino nasce all'interno di un carcere, la Casa Circondariale di Velletri, con il lavoro e l'esperienza di detenuti ed ex detenuti. Questi, con l'agronomo Rodolfo Craia, del Ministero della Giustizia, hanno dato vita ad una cantina per la produzione del vino.
Il "miracolo" è avvenuto grazie alla legge Smuraglia (381/1991 e 193/2000) che riconosce i detenuti come soggetti svantaggiati e ne favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro. Senza la cooperativa infatti il vino prodotto non si potrebbe vendere perché la casa circondariale non può avere rapporti commerciali all'esterno. Una convenzione fra il carcere e la cooperativa permette a questa l'uso gratuito della cantina e delle strutture esistenti, e la obbliga ad assumere il maggior numero possibile di detenuti. La prima produzione, della vendemmia 2003, ha dato 5000 bottiglie - divenute ben presto introvabili - di "Fuggiasco", un vino novello fatto con uve Merlot, Cabernet e Malvasia nera.
L'iniziativa è unica. Il vino è prezioso per il suo aroma e il suo gusto. Tanto più prezioso perché ad esso sono affidate le speranze di riscatto di tanti detenuti.

Perchè il cielo è lassù?
"Un tempo gli Indios, abitavano non solo sulla terra, ma anche nel cielo.
Solo che il cielo non era alto come è oggi, ma accanto alla terra; erano così vicini l'un l'altro, che ogni indio era libero di spostarsi da una parte all'altra senza alcun impedimento.
Ma venne un tempo in cui gli indios che vivevano nella zona del cielo, cominciarono ad ammalarsi di una tremenda malattia che si diffuse in modo micidiale, seminando la morte in tutta la regione. i pochi che riuscirono a sopravvivere, per salvarsi, attraversarono il confine e si stabilirono sulla terra.
Il cielo ormai senza indios, diventò leggero leggero e, piano piano, cominciò a sollevarsi e a salire sempre più sù, più sù, fino a raggiungere l'alto, dove ora lo vediamo..."
(leggenda bakairì)

 

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