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www.microprogetti.org
C'è un gruppo (nutrito) di persone sulla scena nazionale che ormai da diversi anni è impegnato in proposte di aiuto concreto ai paesi più poveri. Le prime campagne nazionali di aiuto sono partire nel 1987. Da allora è stato un crescendo di iniziative, sostenute da vari enti e realtà religiose e laiche. La formula è semplice e geniale ad un tempo: non inviare denaro a vuoto alle burocrazie statali dei Paesi in via di sviluppo; contattare, invece, missionari, missionarie, volontari di Ong italiane e straniere e sentire da loro quali sono le reali esigenze. Una volta acquisiti i bisogni, organizzare "micro-progetti" su misura, impegnando in genere importi in denaro piuttosto piccoli e facilmente raggiunbili. Le somme arrivano direttamente nelle mani dei missionari, che così ne diventano i responsabili finali. Gli stessi missionari, poi, rendono conto ai donatori di cosa è stato realizzato con quei fondi. Si crea così un legame concreto tra chi dona e chi riceve, e si evita l'anominato tipico, invece, delle raccolte di fondi per azioni umanitarie. Il messaggio di Papa Giovanni Paolo II
Anche Giovanni Paolo II, ebbe modo di occuparsi del Comitato per la Civiltà dell'Amore. Di loro ebbe a dire in occasione della Festa del Papà al termine dell'Angelus di domenica 18 marzo 2001: "Rivolgo uno speciale augurio a tutti i papà e sono lieto di incoraggiare la campagna 'Adotta un papà', promossa dal 'Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell'Amore'. Si tratta di una nuova forma di adozione a distanza, che, attraverso il diretto tramite dei missionari, permette di assicurare un lavoro dignitoso ai capi-famiglia nei Paesi più poveri. Benedico di cuore questa iniziativa, che aiuta le famiglie a rimanere unite e contribuisce a creare un mondo più fraterno e solidale".
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Num 53 Dicembre 2005 | politicadomani.it
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