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5 per mille
No-profit Una nuova legge a favore del volontariato che potrebbe essere molto efficace
Se tutti i contribuenti decidessero di aderire all'opzione del 5 per mille nella prossima denuncia dei redditi, circa 660 milioni di euro ricadrebbero sul mondo della ricerca e del no-profit (onlus, volontariato, ricerca scientifica, sanitaria e attività sociali dei comuni). A differenza dell'8 per mille, però, in cui il contribuente incide esclusivamente sulla destinazione dei fondi, il 5 per mille avrà una portata variabile a seconda di quanti contribuenti sceglieranno di sostenerlo. Tutti i contribuenti che non firmeranno il modulo aggiuntivo del 5 per mille consentiranno infatti allo Stato di poter decidere in maniera autonoma in che modo investire la loro quota. Vista la tabella su questa pagina, appare evidente l'utilizzo del denaro per fini come le cosiddette "missioni di pace" all'estero, lontani anni luce da quelli delle associazioni no-profit che sono: solidarietà, impegno civile, partecipazione, formazione e cultura, difesa dell'ambiente Tutto ciò in chiave volontaristica, ben lontano da quelle leggi di mercato che fanno da padrone in un sistema di tipo capitalistico e consumistico in cui la forbice fra ceti poveri e ricchi si allarga sempre di più.
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Num 56 Marzo 2006 | politicadomani.it
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