Pubblicato su politicadomani Num 58 - Maggio 2006

In Breve dal Mondo

 

India
Vittoria elettorale della sinistra. La coalizione dei partiti marxisti indiani, alleata del Partito del congresso di Sonia Gandhi, ha ottenuto una netta vittoria nelle elezioni regionali in cinque stati dell'Unione. I marxisti sono stati confermati alla guida del Bengala Occidentale e si sono affermati anche nel Kerala, finora governato dal Partito del congresso. Sonia Gandhi è stata invece rieletta nel voto suppletivo per un seggio in parlamento, meno di due mesi dopo le sue dimissioni.

Russia
Nel discorso annuale alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha presentato gli Stati Uniti come una potenza rivale, definita "un lupo famelico che pensa solo a mangiare e non ascolta nessuno". Putin ha criticato Washington anche sulla questione del nucleare iraniano e sui diritti umani. Pochi giorni fa il vicepresidente statunitense Dick Cheney aveva criticato la politica energetica del Cremlino e il deterioramento della democrazia in Russia.

Birmania
Per mancanza di democrazia ci si ammala e si muore. Succede in Birmania dove il regime militare appare più interessato al proprio potere che non alla salute della gente. L'associazione delle nazioni del sud est asiatico (Asean) ha lanciato un appello alla giunta militare birmana affinchè prenda provvedimenti a proposito dell'epidemia di influenza aviaria che ha investito il paese. He Changchui, capo dell'ufficio Asia-Pacifico della Fao, durante una conferenza stampa ha detto che la situazione si è aggravata perché gli allevatori di pollame non hanno ricevuto dal governo informazioni complete. Già a metà marzo in Birmania il virus H5N1 aveva fatto centinaia di vittime fra gli animali, ma l'informazione è stata tenuta nascosta per molti giorni. Da un rapporto della Johns Hopkins university di Baltimora risulta che le politiche del governo hanno creato un ambiente in cui aids, malaria, tubercolosi, influenza aviaria e malaria si diffondono in modo incontrollato.
La spesa sanitaria birmana è tra le più basse al mondo: per una popolazione di 43 milioni di persone il budget annuale per la prevenzione dell'aids non supera i 22mila dollari e che più della metà delle morti per malaria in Asia si verifica in questo paese. Ad aggravare la situazione ci sono le severe restrizioni imposte dal regime alle agenzie umanitarie che operano nel paese; alcune di queste come Medici senza frontiere, sono state costrette ad andarsene. Tutto ciò mentre aumentano le spese militari e quelle per l'apparato amministrativo centrale.

Sri Lanka
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Water Resources Research, gli effetti dello tsunami del 2004 vengono ancora accusati sulle coste dello Sri Lanka, dove le riserve di acqua potabile sono entrate a contatto con il sale. I risultati sono stati ottenuti da un team di scienziati che hanno svolto analisi lungo la costa, da febbraio a settembre 2005. Gran parte della popolazione si rifornisce di acqua dai pozzi, spesso scavati a mano, molti dei quali però (circa 40 mila) sono andati distrutti o sono stati contaminati dall'acqua marina. La popolazione locale ha provato a pompare fuori l'acqua ma i loro sforzi si sono dimostrati controproducenti.

[Fonte: Peacereporter]

Cina
La crescita della domanda di carbone in Cina è inesorabile, come pure la perdita di vite umane ad essa legata. Secondo stime dell'Amministrazione di Stato per la sicurezza del lavoro, la Cina conta l'80% delle morti in miniera nel mondo, sebbene copra solo il 35% della produzione di carbone mondiale. Lo sviluppo economico cinese continua a uccidere i minatori; l'inosservanza delle norme di sicurezza e la mancanza di sistemi di ventilazione sono le cause più comuni di incendi ed esplosioni. Garantire la sicurezza è responsabilità del governo centrale e degli amministratori locali. La Cina ha firmato la Convenzione internazionale sulla sicurezza nelle miniere stilata dall'International Labour Organizatin nel 1995. Pechino, inoltre, non fa nulla per applicare le insufficienti regolamentazioni già in vigore e controllarne la capillare attuazione. Al contrario, la domanda energetica crescente ha spinto le autorità a chiedere rifornimenti d'emergenza; molte delle piccole miniere più inefficienti e pericolose, chiuse dal governo nel 2000, sono state riaperte senza essere in regola.

[Fonte: www.asianews.it]

Stati Uniti
Una sentenza storica quella del giudice del lavoro nicaraguense Socorro Toruno, che l'11 agosto scorso ha stabilito che 150 lavoratori danneggiati in modo irreversibile dai pesticidi utilizzati negli anni '60 e '70 nelle piantagioni di banane hanno diritto ad un risarcimento complessivo di 97 milioni di dollari. La sentenza, che dovrà essere resa esecutiva negli Stati Uniti, riguarda cinque compagnie: Dow Chemical, Occidental Chemical Corporation e Shell sono accusate di aver elaborato e distribuito Nemagol e Fumazone; Dole Food Company e Standard Fruit Company di aver fatto utilizzare i due prodotti dai braccianti delle proprie piantagioni sebbene "sapessero che questi causavano sterilità, cecità, e cancro negli esseri umani, e anche disturbi nel sistema nervoso, perdita di capelli, bruciature alla pelle, impotenza sessuale e malformazioni genetiche per i neonati. Inoltre, che i loro effetti potevano passare da una generazione alla successiva" (La Jornada). Tra le prove dell'accusa, infatti, anche una lettera di Dow Chemical, produttrice dei due pesticidi, a Standard Fruit Company, in cui avvertiva quest'ultima su i rischi dei due prodotti, invitandola a calcolare i rischi e benefici di un loro utilizzo.

[Fonte: La Jornada, Rsinews]

Tanzania
Secondo stime di alcune organizzazioni umanitarie, sono tra i 1500 e i 3000 i baby-minatori tra gli otto e i tredici anni impegnati nelle miniere tanzaniane. Almeno 400 si calano ogno giorno nelle gallerie sotterranee di Merarani, nel nord della Tanzania, l'unica regione al mondo che dispone di giacimenti di ziosite, anche detta tanzanite, una gemme pregiata scoperta negli anni '60, la cui quotazione sul mercato mondiale viene appena dopo quella dei diamanti. Solo negli Usa il suo giro d'affari sfiora i 500 milioni di dollari l'anno. Ai piccoli minatori tanzaniani arrivano però solo le briciole: il loro guadagno medio è di due dollari al mese, per lavorare spesse fino a 13 ore al giorno, disposti anche ad infilarsi nei tunnel più stretti, fino a 300m di profondità. Molti vengono dimenticati in fondo alle miniere, altri sono uccisi dalle esplosioni.

[Fonte: "Popoli"]

 

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