di m.m.
Evasione fiscale ed economia sommersa sono le due facce della stessa medaglia. È stato calcolato che l'evasione fiscale in Italia è stata nel 2004 di circa 200 miliardi di euro. Lo stretto legame che lega i due fenomeni rende difficile dare delle cifre esatte.
Nell'economia sommersa - che comprende tutta l'economia legale di cui lo Stato non è a conoscenza per evasione fiscale e contributiva e per mancata osservanza della normativa sul lavoro - ci sono sia il lavoro sommerso (nero, nel quale i rapporti di lavoro, le retribuzioni e le condizioni del contratto sono diverse da quelle stabilite a livello nazionale), e le imprese sommerse nelle quali la contabilità non esiste, il reddito non si conosce e i lavoratori sono in nero (parzialmente o del tutto).
Esistono metodi di analisi indiretti e diretti e indicatori macroscopici e microscopici che permettono di fare stime e ipotizzare cifre attendibili di evasione fiscale. Interessante è il quadro generale: fra i paesi dell'OCSE in Italia il sommerso è il 27% del Pil (la stima è del Fondo Monetario Internazionale), rispetto a una media del 14-16%. Peggio sta solo la Grecia, con il 30% del Pil. L'evasione è così alta da quasi dieci anni, prima era più bassa. Nel panorama italiano le regioni dove si verifica il più alto sommerso in termini assoluti è la Lombardia, seguita da Lazio, Sicilia e Campania. La più virtuosa è la Valle d'Aosta . In Calabria c'è la più alta intensità (in termini relativi) di sommerso. Dai dati dell'Agenzia delle Entrate risulta che il sommerso raggiunge nelle regioni del Sud il 47%, nel Centro il 31%, a Nord-Est il 25% e a Nord-Ovest il 23%.
Certo, la politica dei condoni e dei concordati fiscali, adottata in modo estensivo negli ultimi anni, non solo viola palesemente la costituzione (Art. 53), è profondamente iniqua e ingiusta, ma è anche controproducente perché è stato ampiamente dimostrato che così l'evasione aumenta e le entrate per lo Stato diminuiscono. Se poi, come è accaduto negli ultimi cinque, diminuiscono anche i controlli (grafico), si comprende come l'evasione fiscale è diventata pari a un terzo del Pil.