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FACCIAMO QUALCOSA
Da qualche anno i mezzi di comunicazione
propinano pubblicità, in quasi tutti i campi, con connotazioni
sessuali: macchine, abbigliamento, profumi. Le immagini appaiono non
solo in televisione, che si può spegnere se qualcosa non ci piace,
ma anche sugli spazi pubblicitari cittadini. A volte vediamo le nostre
città tappezzate da manifesti osceni e lì non possiamo
spegnere, li vediamo tutti, bambini e ragazzi inclusi, e quelle immagini
offendono i nostri valori e la nostra sensibilità. Per far rispettare
i nostri valori dobbiamo reagire e possiamo fare qualcosa.
La pubblicità serve per incrementare le vendite, ecco quindi il nostro appello: SE LA PUBBLICITA' DI UN PRODOTTO OFFENDE LA NOSTRA SENSIBILITA' NON COMPRIAMO QUEL PRODOTTO: NON E' RIVOLTO A NOI. E non limitiamoci solo alle scene di sesso, ma ogni volta che un nostro valore viene calpestato dalla pubblicità non sentiamoci soli e impotenti: non compriamo quei prodotti, esponendo al negoziante il motivo della nostra scelta.
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Num 6 Giugno 2001 | politicadomani.it
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