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Cineforum di M.M. e T.B. Un'insegnante, due suore, due gruppi, cinque film, dieci incontri, circa 100 detenuti, oltre 300 presenze, due ore nella cappella del carcere di Velletri. È nella sequenza di questi numeri 1-2-2-5-10-100-300-2 che si riassume un'esperienza fra le più popolari che Vol.A.Re., in collaborazione con il Centro Comunicazione e Cultura delle Paoline, ha portato a termine fra gennaio e giugno scorsi: il cineforum. "Oltre il buio ... il cinema" era il titolo dell'esperimento che aveva come scopo di dare ai detenuti l'opportunità di riflettere, a partire dal film, su alcuni temi importanti quali la violenza, la generosità, l'amicizia, l'impegno e la volontà di riscatto, propri di molte delle pellicole proiettate. Riflettere e discutere insieme, a partire dal linguaggio cinematografico (storia, regia, sceneggiatura, interpretazione) in una sorta di presa di coscienza e di terapia collettiva. Un progetto troppo ambizioso, che è stato subito ridimensionato. Pensato per un piccolo gruppo - massimo 30/40 detenuti - che avrebbero dovuto partecipare all'intero ciclo di incontri, e con almeno mezz'ora di discussione (anche di più, se necessario), ha trovato due ostacoli principali. Innanzi tutto è stato necessario affrontare il problema del numero: tutti i detenuti desideravano partecipare alla visione del film, che ritenevano un'occasione di svago, un modo per uscire per un paio d'ore dalla cella e socializzare un po' (probabilmente pochi di loro sanno cosa è un cineforum). Per accontentare tutti sono stati fatti turni di presenza alla proiezione dei film ed è venuta così a mancare la continuità necessaria per un lavoro di approfondimento. In secondo luogo, nella programmazione delle visioni non avevamo tenuto conto di tutta una serie di limitazioni di tempo: l'ora d'aria, i colloqui con le famiglie, i turni degli agenti di polizia penitenziaria addetti alla sorveglianza, i tempi dei controlli alle diverse entrate, la disponibilità degli agenti che ci avrebbero dovuto accompagnare, le chiamate e gli appelli nelle varie sezioni. I tempi si sono ristretti e ne è andata di mezzo la discussione del film. Solo alcune volte alcuni di loro hanno potuto esprimere compiutamente il loro pensiero ed iniziare, ma solo iniziare, un percorso di riflessione.
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Num 61/62 Sett/Ott 2006 | politicadomani.it
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