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Pubblicato su politicadomani Num 66 - Febbraio 2007
Scheda paese
Ruanda A cura di F.S. Storia
Il regno watusso del Ruanda divenne colonia tedesca nel 1885, nel 1916 passò al Belgio, che lo unificò con il Burundi nella colonia del Ruanda-Urundi. Teatro di aspre lotte tra l'oligarchia dei Tutsi (o Watussi) e la maggioranza della popolazione costituita dai BaHutu, nel 1961 abolì la monarchia e divenne Repubblica, la cui indipendenza fu riconosciuta dal Belgio nel 1962. Dal 1955 gli Hutu reclamano una più equa distribuzione del potere e delle risorse economiche. I membri tutsi del Consiglio superiore del Ruanda negano le ingiustizie. In seguito all'abolizione della monarchia tutsi, nel 1959, migliaia di Tutsi vennero uccisi e in circa 150 mila lasciarono il Ruanda, trovando rifugio nei paesi di confine. I figli di questi profughi fondarono più tardi il Fronte Patriottico Ruandese (RPF). Il 1 ottobre del '90 i Tutsi attaccarono dall'Uganda iniziando così la guerra civile. Il 6 aprile del '94 l'aereo con a bordo il presidente ruandese, Habyarimana, e quello del Burundi, Ntaryamira, fu abbattuto da un missile: scoppia la tragedia. Si scatena il massacro fra Tutsi e Hutu di opposizione: migliaia gli sfollati all'interno del paese; due milioni i rifugiati, in maggioranza Hutu; 937.000 vittime accertate dal "genocidio dei 100 giorni" (fonte Irin - il network d'informazione regionale integrato che fa capo all'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari). Il 19 luglio del '94 il FPR, vincitore, crea un governo di unione nazionale: ne affida la presidenza a Bizimungu e la vicepresidenza a Paul Kagame. L'ONU riduce la presenza di caschi blu nel paese: da 2700 a 450 nel 21 aprile del '94. La Francia invia i propri militari, nel quadro dell'operazione "Turquoise", per creare una zona umanitaria protetta nel sud-ovest del paese. Nell'aprile del 2000 Kagame è Capo di Stato dopo che Bizimungu, che è un hutu moderato e ha sposato una tutsi, è stato costretto a dare le dimissioni. In seguito Bizimungu fonda un suo partito, ma viene accusato di alto tradimento dalla corte suprema ruandese, condannato a 15 anni di carcere e imprigionato. Kagame, con il FPR, regna sul paese, in cui ha introdotto un simulacro di democrazia: un referendum per l'adozione della nuova Costituzione e l'elezione del Presidente della Repubblica e dei membri del Parlamento. Ancora non si conoscono appieno le responsabilità e gli intrecci che hanno portato ai massacri, ma la comunità internazionale appoggia. Economia
Il Ruanda è uno dei Paesi più poveri dell'Africa con un reddito pro-capite di 200 dollari all'anno. Il 90% della popolazione è impiegata nell'agricoltura. L'economia ruandese si basa su piccole aziende agricole che praticano un'agricoltura di sussistenza, e sulla coltivazione di tè e caffè. Nel 2005 il PIL ammontava a 12.540 milioni di dollari (contro i 1.708 del 2002), e il PIL pro capite a 206 dollari (187 nel 2002). La valuta locale è il franco del Ruanda (RWF), la cui unità è divisa in 100 centesimi. Il totale delle importazioni nel 2005 è stato di 243 milioni di dollari contro i 98 milioni delle esportazioni. Popolazione
8.648.248 ab.(lug. 2006) censiti sui 27mila Kmq di terra: una densità di circa 273 ab. per kmq. In maggioranza cattolici, poi animisti e minoranze protestanti e musulmane. Il gruppo etnico più diffuso è quello Hutu (80%), poi i Tutsi (19%) e i Twa (1%).L'incidenza dell'Aids/Hiv nel 2005 sarebbe del 3% sulla popolazione adulta: le donne sono le più esposte al contagio (3,6% contro il 2,3% degli uomini). Situazione politica
Il paese della mille colline è una repubblica presidenziale a parlamento bicamerale, con Presidente eletto a suffragio universale diretto, che resta in carica per cinque anni. Il Presidente attuale è Paul Kagame, del Fronte Patriottico Ruandese (FPR). Numerosa la partecipazione femminile in politica: dal 1995 al 2003 il Ruanda è salito dal 24° al 1° posto per presenza di donne in parlamento. Istruzione
Continua la ricostruzione, dopo che nel 1994 (dati UNICEF) circa 600 scuole elementari (il 32%) furono rase al suolo e 3.000 insegnanti vennero uccisi. Dal 2003, la scuola primaria è diventata gratuita: questo ha contribuito a un innalzamento dell'iscrizione scolastica: da 1,27 a 1,75 milioni di bambini negli ultimi anni, di cui il 50,8% sono bambine. L'iscrizione complessiva è salita dal 70 al 93%.
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