Pubblicato su politicadomani Num 69 - Maggio 2007

Brevi da Valencia

 

L'America's Cup è una competizione basata sulla sfida, dove lo Yacht Club detentore del trofeo detta le regole del gioco, cercando di renderle il più difficile possibile per lo Yacht Club (o più Yacht Club) sfidante. Durante i primi anni, le difficoltà che incontravano i challenger erano quasi insormontabili e il Defender non aveva grossi motivi per preoccuparsi di un'eventuale sconfitta. Infatti, a parte qualche regata particolarmente ravvicinata, ci sono voluti 132 anni perché uno sfidante sconfiggesse il Defender e portasse via la Coppa.

Nel 1970, il numero e la provenienza dei challenger (gli sfidanti) aumentò e il Club difensore del trofeo fu costretto a organizzare delle regate di selezione tra i vari sfidanti. Era nata quella che dal 1983 si chiama Louis Vuitton Cup, dal nome della celebre boutique francese che assegna un trofeo al challenger ufficiale della Coppa America.

Il 2 marzo 2003 Alinghi scrive un capitolo di storia della vela, sconfiggendo Team New Zealand e vincendo l'America's Cup che deciderà poi di difendere in Europa per la prima volta in 152 anni. Il Golden Gate Yacht Club ed il suo team velico BMW ORACLE Racing, sono accettati come Challenger of Record. Per organizzare la 32a America's Cup il 3 marzo 2003 Team Alinghi annuncia la creazione di AC Management, una nuova società autorizzata dal Protocollo ad organizzare e gestire la 32 a America's Cup.

Fra gli sponsor del China Team c'è anche Viacom, colosso mediatico statunitense. Viacom Inc., che ha in portafoglio, tra gli altri, Mtv, Paramount e VH1, ha citato in giudizio Google e la controllata YouTube per la "continua e intenzionale violazione dei diritti d'autore". La società ha richiesto un maxi risarcimento danni per circa un miliardo di dollari. Viacom si è detta costretta ad adire le vie legali dopo il fallimento di lunghe trattative volte a ricercare una transazione. Il management ha inoltre sottolineato come il modello di business di YouTube "che si basa sulla vendita di spazi pubblicitari grazie al traffico generato da contenuti privi di autorizzazione da parte dell'autore, risulta chiaramente illegale e contrario alle leggi sul copyright".

 

Homepage

 

   
Num 69 Maggio 2007 | politicadomani.it