Pubblicato su politicadomani Num 69 - Maggio 2007

La Cina è più vicina
(anche in Africa)

 

Buoni clienti
"Le risorse naturali africane sono state sempre prelevate a basso prezzo, mentre oggi Cina e Africa conducono normali trattative di compravendita incentrate su ragionevoli prezzi di mercato": lo ha affermato Bo Xilai, ministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese, respingendo le accuse di sfruttare le risorse petrolifere africane con l'atteggiamento di una nuova potenza coloniale, formulate da ambienti americani ed europei in chiave di propaganda anticinese. Sottolineando che tutto ciò che Pechino fa per il continente africano è in nome di un'"autentica amicizia", Bo Xilai ha aggiunto un dato inedito e sorprendente: "Secondo le statistiche, l'anno scorso Pechino ha acquistato solo l'8,7% del totale delle esportazioni di petrolio dall'Africa contro il 36% dell'Europa e il 33% degli Usa; se 8,7% significa sfruttamento, cosa vogliono dire le altre due cifre?" L'anno scorso il presidente cinese Hu Jintao offrì al continente africano cinque miliardi di dollari sotto forma di prestiti durante il vertice sino-africano, mentre nel recente viaggio in cui ha visitato otto paesi africani ha, tra le altre cose, cancellato un debito di 70 milioni di dollari del Sudan verso Pechino.

[fonte: Misna]

Investimenti cinesi
La Cina è ormai il principale investitore in Zimbabwe: lo ha detto il presidente del parlamento di Harare, John Nkomo, all'indomani della visita nel paese africano del capo della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Camc), Jia Qinglin, durante la quale sono stati siglati alcuni accordi di cooperazione tra i due paesi nel settore finanziario, agricolo ed educativo. Definendo "incoraggiante" la presenza degli asiatici in Zimbabwe, da anni vittima dell'embargo dei paesi del Commonwealth (comunità delle ex colonie britanniche) più Usa e Unione europea, Nkomo ha ricordato che attualmente sono oltre 35 le società cinesi nel paese. Inoltre alcune altre "stanno conducendo missioni esplorative in cerca di opportunità di investimento" in un territorio ricco di risorse quali manganese, tungsteno, oro ma anche di prodotti agricoli come tabacco e cotone. Negli ultimi giorni Pechino, che da anni intrattiene intensi rapporti economici con Harare, ha annunciato un finanziamento di 58 milioni di dollari agli africani per l'acquisto di attrezzature agricole, in cambio di 110.000 tonnellate di tabacco alla Cina per i prossimi due anni.

[fonte: Misna]

 

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