Pubblicato su politicadomani Num 69 - Maggio 2007

Scorsese artista cristiano

 

È America a dirlo, il settimanale dei gesuiti statunitensi.
Poco prima che il regista, il 25 febbraio scorso, celebrasse a Hollywood l'Oscar assegnato al suo film The Departed - dopo ben cinque nomination andate a vuoto: nel 1980 con Toro scatenato; nel 1988 con L'ultima tentazione di Cristo; nel 1990 con Quei bravi ragazzi; nel 2002 con Gangs of New York e nel 2004 con The Aviator - la prestigiosa rivista scriveva:
"qualunque possa essere attualmente il suo credo religioso, Scorsese è uno degli artisti più profondamente cristiani, poiché la sua opera dipinge un convincente ritratto delle conseguenze del peccato, della grazia e della redenzione" e ricordava come alcuni personaggi dei suoi film più famosi come Heny Hill (Quei bravi ragazzi) e Travis Bickle (Taxi Driver) siano "lacerati dal loro senso del peccato, alla disperata ricerca di una via di grazia".
Dell'opera del regista - che sta pensando di portare sullo schermo la vicenda della persecuzione dei cattolici in Giappone nel XVII secolo, il film si ispirerebbe al grande romanzo di Shusaku Endo, Silenzio - la rivista dice che "continuerà a rendere più profonda la nostra comprensione della sacralità della vita delle persone, da quella dei criminali a quella degli apostoli".

 

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