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Pubblicato su politicadomani Num 72/73 - Set/Ott 2007
Approfondimenti
Hedge Fund
Gli "hedge fund" sono i fondi speculativi famosi per operazioni spericolate che guadagnano spesso le prime pagine dei giornali. L'idea è di garantirsi sempre un guadagno, comunque vada il titolo in cui si è investito. Ad esempio, se si comprano azioni e si vuole evitare di perdere, se queste dovessero decrescere in valore, si acquistano opzioni che garantiscono il diritto di vendita, in un momento futuro, dei titoli a un prezzo specifico: in questo modo si copre anche l'eventuale perdita.
Le strategie sono diverse: "vendite allo scoperto" (short selling), in cui il fondo prende in prestito titoli che ritiene sopravvalutati, li vende e, una volta che il prezzo è sceso, li riacquista sul mercato a un prezzo più basso restituendoli al prestatore; tecniche "global macro", simili allo short selling, ma applicate, anziché alle azioni, ad altri titoli (ad esempio le valute) che si muovono sulla base di eventi macroeconomici; strategie "event driven", i fondi cercano di trarre vantaggio da operazioni straordinarie come fusioni, acquisizioni e fallimenti di aziende.
Gli investitori
I fondi europei più grandi sono: Man Investments (48 miliardi di dollari), GLG Capital Partners (13 miliardi), Vega Asset Management (8 miliardi), Brevan Howard Asset Management (7 miliardi).
Ma ci sono anche centinaia di altri fondi più piccoli, per la maggior parte con sede a Londra (80%). Attenzione, però, i fondi creati da poco tempo, spesso ci mettono ancora meno a sparire dalla circolazione.
In Italia sono poco diffusi, solo il 5% del totale europeo, di cui ben il 97% sono fondi di hedge fund, e solo il 3% sono hedge fund puri. Il mercato italiano è frenato dall'avversione al rischio e da vincoli legali, osserva l'AIMA (associazione dell'industria hedge fund mondiale) in uno studio realizzato con la law firm Simmons & Simmons.
Lavorare negli hedge fund
È risaputo che negli hedge fund si guadagnano cifre spettacolari. Nel 2005 il gestore di hedge fund più pagato è stato Edward Lampert che, con il suo fondo ESL, ha guadagnato oltre un miliardo di dollari.
Agli inizi della carriera siamo, tuttavia, ben lontani dai nove zeri: un gestore con tre anni di esperienza guadagna, a Londra, circa 70.000 sterline. La vera differenza, la fanno i bonus, offerti in proporzione agli utili realizzati: chi guadagna uno stipendio di 70.000 sterline può triplicare la sua retribuzione grazie al bonus.
In Italia, le posizioni junior sono abbastanza rare e gli stipendi sono poco competitivi: un analista o trader junior può aspettarsi 40.000 euro di base, o poco più, cui va aggiunto un bonus del 100%; un senior trader viaggia sui 200.000 euro più un bonus equivalente.
Ma non è semplice. Bisogna avere una preparazione di base ferrea e una cultura ampia nei diversi ambiti operativi degli hedge fund fra cui: analisi finanziaria su società, mercati e valute, che è alla base delle scelte d'investimento; sales e marketing, utili per la gestione dei rapporti con gli investitori e la distribuzione dei prodotti; trading, per l'esecuzione cioè di acquisti e vendite di titoli sulla base della strategia d'investimento adottata; risk management e back office (ad esempio il regolamento delle transazioni), perché tutto fili liscio.
La persona adatta a questa carriera deve essere brillante, vivace ed energica, con una laurea in una università di primo piano. Chi intende candidarsi deve possedere una buona preparazione matematica. "Aver conseguito un PhD in matematica è un ottimo biglietto da visita", spiega Dermott Coleman, partner di Sisu Capital. "I mercati e i fondi sono dinamici, quindi servono flessibilità e creatività", afferma John Capaldi, managing director di Financial Risk Management.
[input: efinancialcareers.it]
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