Pubblicato su politicadomani Num 75 - Dicembre 2007

Arte contemporanea
Le "Sfide" del Pan
Al PAN di Napoli, nella splendida cornice di Palazzo Roccella, in due mostre, ambedue organizzate da Civita la produzione artistica contemporanea di importanti artisti cinesi della PRC e Taiwan

La Cina è vicina
(15 dicembre - 25 febbraio 2008)

La mostra, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e allestita al secondo piano del Palazzo delle Arti di Napoli (PAN), intende presentare gli ultimi sviluppi dell'arte in Cina.
La particolarità dell'arte cinese contemporanea consiste nel suo rapido cambiamento e nell'essersi definitivamente staccata dalla rigida ripetizione di soggetti e formule accademiche, volute in passato dal regime maoista.
La "Rivoluzione culturale" di Mao Zedong, tramontata con la scomparsa del leder politico nel settembre 1976, poneva sotto il rigido controllo governativo ogni forma di manifestazione artistica. Agli artisti fu imposto il divieto assoluto di rappresentare i soggetti tipici della centenaria tradizione pittorica cinese come i paesaggi, i fiori e gli uccelli perché ritenuti intimisti e frutto di un mondo privato borghese, lontano dal concetto di "arte per le masse". L'unica corrente pittorica ammessa fu il realismo socialista, di stampo sovietico, i cui soggetti, temi e iconografie trattavano questioni sociali e politiche al servizio dello stato.
L'apertura dei traffici economici iniziati da Deng Xiaoping con l'Occidente, nel 1978, con i conseguenti mutamenti degli aspetti politico-socio-culturali, hanno prodotto la nascita di un paese dal volto nuovo, in cui, finita la censura, gli artisti hanno avuto la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee e sperimentare nuovi linguaggi figurativi, dando vita ai primi movimenti d'avanguardia.
Tutti i più importanti musei del mondo si sono interessati a questo fenomeno artistico, che trova la sua consacrazione internazionale nella Biennale di Venezia del 1993 e nelle Biennali di San Paolo del 1994 e 1996.
"La Cina è vicina" nasce con il preciso obiettivo di far conoscere e diffondere tale produzione artistica cinese contemporanea ad un pubblico sempre più vasto e interessato. Le opere in esposizione, provenienti quasi tutte dalle collezioni dei fratelli Ernesto e Claudio Esposito, di straordinaria bellezza e famose in tutto il mondo, si arricchiscono di importanti prestiti dalle raccolte napoletane di Luciano Narici, Alberto Noviello e dalla Galleria d'arte di Primo Marella di Milano.
La mostra, allestita per temi, aprirà dinanzi al visitatore un'arte e una cultura sostanzialmente estranea alla nostra che ha però, oggi più che mai, alcuni punti di tangenza. Il percorso espositivo, composto da oltre 50 opere dei più importanti artisti cinesi contemporanei, intende fornici una visione della Cina che solo tramite l'arte, valicando la distanza, ci comunica una vicinanza che con nessun altro mezzo sentiremmo in maniera simile, aprendo dinanzi al visitatore un mondo artistico di notevole interesse.

Diego Esposito

Gli artisti:
Luo Brothers, Li Dafang, Weng Fen, Yang Fudong, Liu Jin, Shi Jingsong, Ji Lei, Chen Lingyang, Ma Liuming, Shen Na, Yang Qian, Wang Qingsong, Chen Qing Qing, Xu Ruotao, He Sen, Zhou Tiehai, Li Wei, Zheng Wei, Wang Xingwei, Shi Xinning, Cui Xiuwen, Han Yajuan, Huang Yan, Feng Zhengjie, Yang Zhenzhong, Jiang Zhi e con l'eccezionale presenza di Andy Warhol.

 

Tracce nel futuro - Footprints into the future
(16 novembre - 15 febbraio 2008)

Prendere consapevolezza del proprio bagaglio storico-culturale per declinarlo in una produzione artistica innovativa, superare il modello degli antenati, riuscire a dire ancora qualcosa di nuovo. Sono questi i temi di "Tracce nel futuro | Footprints into the future", la mostra in corso al Pan dal 16 novembre fino al 25 febbraio curata da Julia Draganovic, Direttore Artistico del PAN, e Fangling Tseng, Curatore Capo del Kaohsiung Fine Arts Museum, Taiwan.
"Tracce nel futuro" rappresenta il terzo degli appuntamenti espositivi del ciclo dedicato al tema delle "Sfide".
Dopo aver analizzato l'immagine dell'eroe moderno e la bellezza in un mondo postorganico è ora la volta di interrogarsi sulla possibilità, al giorno d'oggi, di un'innovazione creativa che non rinunci al bagaglio culturale, alla tradizione e a tutto quanto contribuisce a creare l'identità di un popolo.
La risposta è nei lavori dei 12 artisti taiwanesi chiamati a raccontare con un linguaggio pienamente contemporaneo la trasformazione dell'estetica orientale e i rituali radicati nella loro cultura del buddismo e del taoismo.
Sono esposti, tra gli altri, i manga di Hung Tung lu che si muovono nei lightbox fra gli elementi tradizionali dello spiritualismo buddhista e taoista; le pitture di Li Ming-tse che solo a prima vista sembrano tipici inchiostri cinesi; un finto sito archeologico di Tu Wei-cheng che nelle mura antiche presenta gli accessori del mondo attuale; le installazioni (in parte interattive) di Hsia Sheng-chien e di Lu Mu-jen. In mostra troviamo anche i lavori di Chien Chieh-jen, filmmaker - i cui lavori ha recentemente acquistato il MoMA di New York - che documenta le performance organizzate da ex operai in siti industriali abbandonati, per raccontare il disperato tentativo di prolungare la storia dell'economia taiwanese del novecento basata sulla manodopera.
Conclude idealmente la riflessione un assaggio di meditazione zen in salsa high tech. Lin Shu-Min propone, con il suo "Inner Force" (Forza Interna), una gara tra due persone che sedute l'una davanti all'altra vedono le onde alpha prodotte dal loro stesso cervello prendere la forma di fiori di loto, proiettati sul pavimento. Vince - come nella più classica delle tradizioni asiatiche - chi é più rilassato e sa produrre, quindi, più fiori!

Julia Draganovic e Fangling Tseng

Informazioni:
PAN (Palazzo delle Arti di Napoli)
Palazzo Roccella - via dei Mille, 60 - 80121 Napoli

Orario: 9.30 - 19.30 ; festivi 9.30 - 14.30 chiuso martedì
tel. +39 081 7958604/5
fax. +39 081 7958608
info@palazzoartinapoli.net
www.palazzoartinapoli.net

ufficio stampa PAN: Sarah Galmuzzi +39 081 795 86 43 sarah.galmuzzi@palazzoartinapoli.net
ufficio stampa CIVITA: Barbara Izzo +39 06 692050220 - izzo@civita.it

Organizzazione e promozione delle mostre: Civita

 

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