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Pubblicato su politicadomani Num 77 - Febbraio 2008
ONU
2008 Anno internazionale
dei servizi igienici
Progressi costanti ma troppo lenti verso l'igiene per tutti. La carenza di acqua e di igiene sono i peggiori killer dell'infanzia
L'argomento servizi igienici mette spesso le persone a disagio. Questa riluttanza è parte delle cause per cui, a livello mondiale, circa 2,6 miliardi di persone risultano prive di adeguati servizi igienico-sanitari, e quindi della necessaria protezione contro malattie prevenibili, responsabili ogni giorno della morte di migliaia di persone, la maggior parte delle quali sono bambini.
Oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo ha guadagnato l'accesso a servizi igienici adeguati negli ultimi 14 anni, ma circa 2,6 miliardi - inclusi 980 milioni di bambini - ne restano tuttora privi.
Gli aspetti legati alle condizioni igienico-sanitarie rappresentano un problema di cui le persone parlano con imbarazzo, e che vengono spesso nascoste, con conseguenze disastrose per la salute e il generale sviluppo sociale.
L'Anno internazionale sulle condizioni igienico-sanitarie contribuirà a portare sotto i riflettori questa emergenza umanitaria silenziosa e ad accelerare il raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo del Millennio n. 7, che prevede - entro il 2015 - il dimezzamento del numero di persone che non hanno accesso ai servizi igienico-sanitari di base. La disponibilità globale di infrastrutture igienico-sanitarie è cresciuta dal 49 al 59% tra il 1990 e il 2004, ma questo progresso non basta se si vuole raggiungere l'obiettivo del 2015.
Grave è soprattutto la situazione dei bambini: la carenza di servizi igienico-sanitari, di igiene e d'acqua potabile è responsabile ogni anno della morte di 1,5 milioni di bambini sotto i 5 anni.
Se si confermerà la tendenza attuale, nel 2015 vi saranno 2,4 miliardi di persone prive di servizi igienico-sanitari di base, e i bambini continueranno a pagare il prezzo più alto in termini di mortalità, opportunità perdute d'istruzione scolastica, malattie, malnutrizione e povertà.
Il miglioramento delle infrastrutture igienico-sanitarie potrebbe ridurre le malattie diarroiche nei bambini piccoli di oltre un terzo. Insieme alla promozione delle norme igieniche, come ad esempio insegnare a lavare correttamente le mani, la riduzione raggiungerebbe i due terzi, dando una accelerazione allo sviluppo economico e sociale in Paesi in cui la principale causa di assenza dal lavoro e dalla scuola è dovuta a malattie legate alla mancanza delle elementari condizioni igienico-sanitarie. Soprattutto le ragazze - specie quando raggiungono la pubertà - interrompono gli studi per mancanza di servizi igienici dignitosi e sicuri.
Milioni di persone - specialmente nei Paesi in via di sviluppo - sono costrette a defecare in secchi o sacchi di plastica, nei canali di scolo che sorgono lungo le strade o nei campi, con seri rischi per la loro salute e quella degli altri.
Per conseguire progressi tangibili è necessaria la cooperazione tra il pubblico e il privato, il coinvolgimento delle comunità locali e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica.
[Fonte: Unicef]
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