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Pubblicato su politicadomani Num 77 - Febbraio 2008
Centro Astalli
L'immigrazione che cambia
Società civile e istituzioni a confronto a Roma in un convegno sul tema della formazione e l'inserimento nel mercato del lavoro degli immigrati
di Maria Mezzina
"Da utenti a operatori. La formazione degli immigrati e l'accesso al mondo del lavoro", è questo il titolo di un convegno organizzato dal Centro Astalli a Roma il 31 gennaio scorso.
"È molto più importante oggi spendere i soldi per l'integrazione che passa anche attraverso i corsi di formazione. Questi possono offrire più opportunità ai rifugiati e agli immigrati piuttosto che fare accordi e spendere soldi per contrastare e cercare di fermare un fenomeno che secondo noi è inarrestabile finché non siamo capaci di creare delle condizioni di pace vera nei paesi di provenienza degli immigrati", ha detto il presidente del Centro, il gesuita Padre Giovanni La Manna.
Franco Pittau, coordinatore del Dossier Immigrazione Caritas-Migrantes chiama "complesso" il tema di cui si è occupata ampiamente la Caritas nel Dossier, perché da una parte si tratta del mercato occupazionale di uno dei paesi più industrializzati del mondo e perché, dall'altra il mondo dell'immigrazione, con persone provenienti da innumerevoli paesi, è quanto mai "segmentato". Gioca in maniera negativa sulla occupazione degli immigrati in Italia e la loro capacità di fare impresa nel nostro Paese "anche l'appesantimento burocratico-legislativo, tanto più che si sono allontanate alcune prospettive di riforma in tema di immigrazione a seguito dei recenti eventi politico-parlamentari". Si tratta di condizionamenti a carattere nazionale, aggiunge Pittau, che "si aggiungono a quelli che si determinano a livello territoriale".
Era presente al convegno l'Assessore regionale all'Istruzione e Formazione, Silvia Costa. "La Regione Lazio, nella programmazione 2007-2013 del FSE ha raddoppiato l'importo destinato all'integrazione sociale degli svantaggiati, tra cui gli immigrati. Gli stranieri, inoltre, hanno pieno accesso a tutta l'attività formativa regionale", ha detto l'Assessore Costa ricordando che una formazione professionale qualificata è necessaria per un adeguato inserimento lavorativo degli immigrati, che è l'unico modo per "garantire loro anche un'effettiva inclusione sociale, una dignità e una crescita personale".
Dalle parole ai fatti: durante l'incontro sono stati infatti presentati i risultati di un corso di formazione, realizzato dal Centro Astalli e finanziato dall'Assessorato all'Istruzione della Regione Lazio attraverso il FSE (58 i progetti finanziati attraverso il bando). Tale corso ha qualificato 25 operatori socio-assistenziali per i servizi all'immigrazione: tutti cittadini immigrati, rifugiati e titolari di protezione umanitaria per i quali è molto difficile ottenere il riconoscimento dei propri titoli di studio.
Anche le barriere linguistiche ostacolano l'inserimento lavorativo. È per questo che la Regione Lazio sta "lavorando in diverse direzioni: sostegno all'integrazione scolastica con corsi di italiano per studenti e genitori; corsi triennali professionali per ragazzi tra i 14 e i 18 anni; approvazione delle qualifiche professionali in settori che vedono grande presenza di adulti immigrati come l'assistente familiare e il mediatore interculturale", spiega Silvia Costa.
Un lavoro da promuovere insieme agli enti locali è di rafforzare le reti dell'orientamento alla formazione e al lavoro e di consolidare le esperienze dei tirocini formativi e delle borse lavoro, perché . "L'offerta formativa e quella scolastica - ha aggiunto l'Assessore Costa - sono ormai sempre più integrate tra loro. Nelle istituzioni scolastiche della Regione Lazio gli alunni per il 7% sono stranieri, in prevalenza rumeni; stiamo promuovendo quindi, un sostegno opportuno all'inserimento scolastico degli immigrati, per i quali il diritto allo studio e alla formazione è inalienabile". Una politica, questa dell'inserimento scolastico come presupposto per l'inserimento lavorativo, che è il motivo ispiratore di una legge sull'immigrazione - approvata in Commissione e attualmente all'esame del Consiglio regionale -, "che prevede politiche integrate e finanziamenti specifici per favorire l'inserimento scolastico degli stranieri", ha concluso l'Assessore.
Hanno partecipato al convegno, oltre a Franco Pittau, anche Suor Novella Gigli, presidente CIOFS Lazio (ente delle Suore salesiane deputato alla formazione professionale dei giovani e degli immigrati) e Aissatou Sane, immigrata senegalese che ha ottenuto grazie al corso, la qualifica per operatore socio-assistenziale nei servizi all'immigrazione.
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