Pubblicato su Politica Domani Num 8 - Novembre 2001
Licenziamenti Alitalia
LA POLEMICA SI FA PIÙ ACCESA CHE MAI
E se fosse una pura coincidenza?
Claudia Mariani
Boeing(costruttrice di aerei): 30.000
licenziamenti.
British Airways: 7.000 licenziamenti.
United Airlines e American Airlines: 40.000 licenziamenti.
Virgin Atlantic: sono previsti tagli di 1200 posti.
Air France: assunzioni bloccate .
L'Alitalia prevede circa 1.000 prepensionamenti, il blocco dei contratti
stagionali, l'adozione di ammortizzatori sociali e tagli fino all'8%
sui voli intercontinentali.
Queste sono solo alcune stime orientative sui licenziamenti delle compagnie
aeree dopo la crisi economica mondiale, verificatasi a seguito della
strage terroristica che ha colpito l'America.
La polemica sui licenziamenti Alitalia (che dura ormai da mesi) in questo
periodo è più accesa che mai. Nei primi sei mesi del 2001
l'Alitalia ha subito una perdita di più di 500 miliardi; perdita
che non ha nulla a che fare con la crisi che ha seguito l'attacco terroristico
perché precedente ad esso.
La "nostra" compagnia di bandiera, però, dopo l'11
settembre ha deciso di ricorrere ai "rimedi" citati, con i
quali spera di recuperare parte della perdita.
Viene da chiedersi se la perdita da recuperare sia quella "post-attacco"
o anche quella "pre-attacco" e se la situazione di crisi internazionale
sia stata utilizzata per giustificare licenziamenti che, in parte, erano
stati preventivamente computati nel piano di ristrutturazione della
compagnia di bandiera.

