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FELICE BORSATO, GIORNALISTA E SCRITTORE
"Felice Borsato ha lavorato
dal 1953 al 1976 al Giornale d'Italia, cronista, caposervizio ed inviato,
prima dell'esperienza alla Rai, ancora da inviato speciale oltre che
conduttore e radiotelecronista. "Negli
ultimi tempi quella diversificazione della difesa americana che conosciamo
come "Internet" ha aperto un'accelerazione delle capacità
umane di memorizzazione e di comunicazione che ha reso possibile l'accesso
diretto e istantaneo a una quantità illimitata d'informazioni.
Ma proprio questa quantità illimitata d'informazioni si accompagna
- il fenomeno è particolarmente grave inIitalia - ad una decadenza
netta della loro qualità. La concentrazione sempre più
forte e in meno mani degli strumenti informativi, con reti di distribuzione
su base intercontinentale sempre più monopolizzate, bombarda
l'utente di immagini e messaggi tanto seducenti quanto poveri di contenuto.
Non è un caso che si sia affermato il luogo comune di una cultura
di massa, che è una contraddizione in termini. L'omologazione
al basso - fatta del minimo comun denominatore di sesso, soldi e successo
- viene sostituita alla critica. La chiusura reale dell'universo del
discorso viene gabellataper estensione mirabile delle capacità
di comunicazione. L'Altare viene sostituito con il culto della bevanda
alla moda, la Patria con il poster "multiculturale" della
casa di stracci, la Famiglia con l'ambiguità sessuale di indossatrici
e fotomodelli.
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Num 9 Dicembre 2001 | politicadomani.it
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