Pubblicato su Politica Domani Num 9 - Dicembre 2001
Europa-Usa
GIOCO PESANTE
Chi ha paura dell'Europa?
Maria Mezzina
Tre settimane e avremo in tasca l'euro.
Trecento milioni di persone su un unico continente saranno accumunate
da un'unica moneta. Quest'Europa fa paura. Non essendo stato possibile
vanificarne la nascita economica, si cerca di impedirne quella politica.
La guerra americana al terrorismo, a detta di Bush, è solo agli
inizi. Chi crede che possa terminare con la cattura o la morte di Benladen
può riporre le sue speranze. Sarà una guerra lunga che
coinvolgerà anche altri stati "canaglia" (Iraq, Iran,
Libia), covi del terrorismo internazionale. Richiederà un impiego
di forze che solo gli USA possono permettersi. Una così universale
operazione di polizia internazionale, sostenuta dalle forze USA è
il mezzo più sicuro per mettere a tacere per lungo tempo qualsiasi
tipo di intervento europeo. Agli Stati dell'Unione Europea, che è priva di una sua forza militare, non resterebbe che stare a guardare,
aggregandosi magari - i singoli stati individualmente - agli Stati Uniti,
per non rimanere esclusi dai presunti vantaggi di una posizione di controllo
dei paesi (strategicamente collocati e ricchi di risorse energetiche,
oltre che di sedi di basi terroristiche) che si vogliono colpire.
Il fatto è che il processo di indebolimento politico dell'Europa
è già iniziato con il forte ridimensionamento di due dei
tre paesi (Francia, Germania e Italia) che per primi e più degli
altri hanno voluto l'Unione e potrebbero più degli altri fare
da traino e rendere forte e stabile l'Europa.
Il processo è iniziato nel momento in cui gli elettori tedeschi
hanno messo in minoranza la Cdu di Helmut Kohl - la Germania e l'Europa
hanno perduto uno dei più grandi artefici e sostenitori della
UE, colui che con la unificazione della Germania ne ha permesso la nascita
- e quando gli elettori italiani hanno scelto l'attuale governo senza
immaginare che quest'ultimo preferisse far sventolare il tricolore all'ombra
della bandiera a stelle e strisce piuttosto che accanto al drappo azzurro
con le dodici stelle disposte a corona.
Che sia stato tutto sapientemente studiato e preparato da tempo e che
le migliaia di povere vittime a New York come in Afghanistan siano state
solo l'occasione giusta?

