Pubblicato su Politica Domani Num 9 - Dicembre 2001
Cinema di animazione
Walt Disney
Cent'anni di grandi successi
Giorgio Razzano
Walt Disney: un nome, ma ancor di
più un marchio immortale nella storia del cinema d'animazione.
Da più di 60 anni l'uscita di ogni suo film ha rappresentato
un evento di portata mondiale. Le sue opere hanno affascinato tutti,
adulti e bambini; i suoi personaggi sono divenuti un'icona nella nostra
società, un business senza fine, uno spettacolo intramontabile
e inimitabile per molte generazioni.
Come sia arrivato al successo quest'uomo
semplice, nato a Chicago il 5 dicembre di cent'anni fa (e morto il 15
dicembre del 1966), è facile capirlo: in Disney, ma soprattutto
nella filosofia, cosiddetta disneyana, ricorre continuamente la semplicità
e la genuinità della vita associata al costante scontro Bene-Male
che diventa, all'interno dell'azione di una storia, il motore-chiave
della vicenda. Il segreto del genio di Walt stava nel sapere scegliere
soggetti che si prestassero a essere riproposti ad ogni nuova generazione
di spettatori. Questo concetto fu applicato nella sua prima esperienza
cinematografica, nel lungometraggio "Biancaneve e i sette nani"
del 1937, un film ambizioso perché realizzato per la prima volta
con camere multiplane, definito da molti "una follia", ma
che ebbe un successo immediato. Seguirono numerosi altri film come "Pinocchio",
"Dumbo" nei quali mutava il pensiero del creatore ed emergeva
qualcosa in più rispetto a Biancaneve: Disney voleva comunicare
con gli spettatori, voleva quasi educarli al rispetto del diverso e
voleva mostrare che, anche se differenti, tutti possono riuscire nella
vita.
Si sa che Disney non solo continuò a produrre numerosi capolavori,
per i quali non sempre riuscì a ottenere gli stessi consensi
di critica e di pubblico, come accadde per il musical animato "Fantasia"
del 1940, ma si dedicò con grande passione al cortometraggio,
genere a cui aveva sempre lavorato sin dalle prime esperienze con Ub
Iweks, suo personale disegnatore. Così nacquero, dalle sue fantasie,
personaggi ormai storici come Topolino, Paperino, Pluto, Pippo e tanti
altri che formarono una grande famiglia. Il successo fu senza pari,
Walt fu definito mago, genio, artista senza tempo, non solo grazie a
questi personaggi, ma anche per merito di storie che sceglieva personalmente
e accuratamente da vecchi libri di fiabe e da autori come Esopo, La
Fontaine, Andersen e molti altri ancora. Spesso i protagonisti, da umani
nelle fiabe, si trasformavano in animali ben caratterizzati con difetti
e tic nei cartoons, e si mettevano in scena regni incantati mai visti
prima e tante volte imitati in seguito. Disney faceva usare ai suoi
collaboratori colori variopinti e vivaci, utilizzava colonne sonore
e canzoni buffe e malinconiche, veri e propri gioielli d'artigianato.
La guerra lo spinse a realizzare cortometraggi di propaganda, le crisi
finanziarie non lo fecero mai cessare di sperimentare nuovi modelli
di animazione come creare opere servendosi di disegni animati e di personaggi
in carne ed ossa, tecnica utilizzata dopo un viaggio in Sud America
in due film "Saludos amigos" del 1943 e "I tre caballeros"
del 1945 i quali presero poi forma definitiva in "Mary Poppins" del 1964.
Naturalmente Disney si occupò anche di generi come il documentario
didattico mirato ad un pubblico giovane e non solo, realizzò veri e propri lungometraggi sempre molto legati alla Natura, spesso
servendosi di soli animali. Ogni guadagno non fu solo un incasso, ma
fu sempre anche un reinvestimento, come la realizzazione di Disneyland
e poi Disneyword, giganteschi parchi giochi dove ancora oggi migliaia
di persone si recano per divertirsi e immergersi nel magico mondo della
fantasia.
Dopo la morte di Walt, l'eredità pesò non poco su chi
la dovette sostenere, e questo si vide in particolare nelle realizzazioni
che sotto il nome di Disney sono tutt'ora in continuo fermento. Purtroppo
venendo a mancare l'autore, anche i lungometraggi e i cortometraggi
sembra abbiano perso qualcosa, forse l'anima; ma sono pur sempre creazioni
di un marchio che vuole restare fedele al suo creatore cercando di resistere
e offrire spunti di novità e interesse in un mercato in continua
espansione, che non brilla per troppa moralità e, affamato di
denaro, è diventato solo un business.
I film più importanti
di Walt Disney
1937 Biancaneve e i sette nani
1939 Pinocchio
1941 Dumbo
1942 Bambi
1950 Cenerentola
1951 Alice nel paese delle meraviglie
1953 Peter Pan
1955 Lilli e il vagabondo
1959 La bella addormentata nel bosco
1961 La carica dei 101
1963 La spada nella roccia
|
I film di Walt Disney e solo quelli,
così accurati e pieni di perfezionismo, sono il risultato di
un sapiente e rigoroso lavoro di gruppo. Non fu solo Disney l'artefice
di tutto, il plasmatore e il disegnatore delle sue creazioni, egli si
limitava spesso a dare semplicemente uno spunto, un'idea, un consiglio.
Fu lo stesso Walt che, per smitizzare il suo personaggio, raccontò
questo episodio: "Mi sono trovato in imbarazzo quando un ragazzino
mi ha chiesto: "Lei disegna Mickey Mouse?". Ho dovuto ammettere
che non disegno più. "Allora inventa tutti gli scherzi e
le trovate divertenti?" "No - ho risposto - non io".
Infine mi fissa e mi domanda: "Ma allora, che cos'è che
fa Mister Disney?", "Vedi - ho risposto -, a volte considero
me stesso come una piccola ape. Volo da una zona all'altra dello studio
e raccolgo polline e stimolo un po' tutti. Suppongo che il mio lavoro
consista proprio in questo" ".

